Lo stregone di Assisi. Il volto negato di San Francesco di Andrea Armati edito da Boopen

Lo stregone di Assisi. Il volto negato di San Francesco

Editore:

Boopen

Data di Pubblicazione:
2007
EAN:

9788862230926

ISBN:

8862230923

Pagine:
150
Formato:
brossura
Argomenti:
Spiritualità ed esperienza religiosa cristiana, Cattolicesimo romano, Chiesa cattolica romana
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Lo stregone di AssisiDi c. katia-1 ottobre 2008

Chi era Giovanni di Pietro Bernardone? Andrea Armati ripercorre la storia di San Francesco d'Assisi, racchiudendo il suo sapere in un saggio: "Lo stregone di Assisi. Il volto negato di San Francesco". La parola "saggio" deriva dal latino exagium (da exigere, pesare). Di conseguenza il verbo "saggiare" è sinonimo di "soppesare", "valutare", "fornire prova" di qualche cosa. Armati è riuscito ne "Lo stregone di Assisi" a esporre e spiegare fatti storici con aggiunta di interpretazione personale in una "discussione" tanto informativa quanto costruttiva per fare comprendere quanto la figura di Giovanni di Pietro Bernardone fosse pragmatica e mistica. Il misticismo è una dottrina dell'esoterismo, dal greco mistikòs (misterioso) e myein (chiudere, tacere). E' la contemplazione delle cose spirituali ottenute con l'allontanamento da quelle materiali. In ambito cattolico, tra le personalità mistiche c'è senza dubbio Francesco D'Assisi. Il libro ripercorre tutte le testimonianze a noi pervenute attraverso arte, scritti, leggende e quanto altro un lavoro meticoloso dell'autore che ci permette non solo di penetrare la vita di San Francesco, ma soprattutto di comprendere quali e quanti interesse avesse la chiesa nel sostenere una persona che avesse la grande capacità di parlare con gli uomini usando un linguaggio semplice, di facile comprensione, fatto di segni e simboli. Ma partiamo dal titolo, perché Andrea Armati definisce San Francesco "Lo stregone di Assisi"? Stregone è un termine in disuso che un tempo indicava chi aveva conoscenza delle arti mediche e magiche, oggi chiamato sciamano; un personaggio carismatico e rilevante, intorno al quale si sviluppa l'universo magico e spirituale di intere comunità. Chi meglio di San Francesco d'Assisi lo rappresenta? Il poverello riuscì a monopolizzare la scena del suo tempo perché il registro di cui si serviva era trasversale alla società e non circoscritto alle cattedre universitarie. Al contrario di molti altri protagonisti del cristianesimo, Francesco non si limitò a realizzare un'esperienza alternativa di fede, ma inventò un 'format' facile da capire e immediato da riconoscere. La predica agli uccelli ("Andando il beato Francesco a Bevagna, predicò a molti uccelli; e quelli esultanti stendevano i colli, protendevano le ali, aprivano i becchi, gli toccavano la tunica; e tutto ciò vedevano i compagni in attesa di lui sulla via." Legenda maior (XII,3) di San Francesco), la quercia, la levitazione, le stimmate immagini che nessuno prima avrebbe mai associato a un santo - sono tutte novità introdotte da Francesco. Lo resero un leader perché la gente, ovunque fosse nata, era in grado di riconoscere il suo messaggio da immagini che solo al movimento francescano potevano appartenere.