Trama La sottile linea scura
Nell'afosa estate texana del 1958, il tredicenne Stanley Mitchell lavora nel drive-in del padre, e mette il naso in un segreto che doveva rimanere celato. E la "perdita dell'innocenza" di Stanley, in quell'estate in cui il mondo per lui cambia per sempre, coincide con il miracolo di una resurrezione davvero magica. In perfetta naturalezza, Lansdale ricrea le voci, il sapore, la vita, di un tempo scomparso del tutto, come non fosse mai esistito. La "sottile linea scura", che segna per Stanley la scoperta del male del dolore e della morte insieme con l'esplosione del sesso e la consapevolezza del conflitto razziale, diventa la parete trasparente da varcare per immergerci in quegli anni Cinquanta lontani ormai come la preistoria.
Recensioni degli utenti
La sottile linea scura-12 aprile 2011
Al di là della storia noir insomma c'è una società in cui il delitto matura e in definitiva l'analisi di questa società. Però alla fine meno incisivo. Sembrano riecheggiare temi altri (da Harper Lee che sicuramente conosce ad Ammanniti, che forse è viceversa, visto che il buon Nicola se ne dichiara da sempre ammiratore).
Un ottimo autore. -7 dicembre 2010
Che suggestiva l'ambientazione americana degli anni 50. Qui siamo precisamente in Texas e Stanley è un ragazzino che tiene le fila di tutti gli splendidi personaggi di questo romanzo. Trascorre la sua infanzia a Dewmont tranquilla cittadina in cui il padre gestisce un drive-in e ne scoprira alcuni segreti. Si rendera conto che superare la "linea" tutto diviene incerto. Un gran romanzo di una scrittura scorrevole ma importante.
La sottile linea scura-18 novembre 2010
Un libro bellissimo, una storia avvincente, una ambientazione degna di Stand by me, film culto per chi ha la mia età, un protagonista tenero e simpatico. E lo stile di Lansdale, asciutto ma non sintetico, mi convince appieno. In generale sono sempre ben disposto verso i romanzi di formazione, ma in questo caso quello che veramente ti cattura è Stanley Jr, un ragazzino di 13 anni così vero da rendere bellissimo vivere tutte queste avventure con lui
La sottile linea scura-6 novembre 2010
Grande come sempre! Lansdale è uno scrittore coraggioso perchè è capace di cambiare registro e direzione alla sua storia senza far accomodare il lettore su binari già predisposti. Da un inizio che sembra voler inserire una ghost story, Lansdale fa deragliare il suo racconto su territori più materiali, dove sono gli uomini e non gli spiriti a farci più paura.
La sottile linea scura-1 novembre 2010
Che bel libro! Potremmo forse definirlo un romanzo di formazione, non fosse che etichettare i libri di Lansdale è impraticabile. Joe da il meglio di se quando descrive i suoi luoghi, le sue genti, i loro modi di pensare e vivere. Ho consigliato a molti di affacciarsi al suo mondo proprio con questo libro. In cambio ho ricevuto più di un grazie.
La "perdita dell'innocenza"-25 ottobre 2010
Questo è il tipico romanzo di formazione: scorrevole, semplice, ma non banale; riesce a far immergere completamente nella sua atmosfera. L'ambientazione nel Texas del 1958 è davvero ben riuscita. Mi sarebbe piaciuto leggerlo da ragazzina, sicuramente l'avrei apprezzato maggiormente; adesso mi sembra che gli manchi quel qualcosa in più... Piacevole, ma non un capolavoro.