Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi edito da Loescher

Sostiene Pereira

Editore:

Loescher

A cura di:
B. Ferraro
Data di Pubblicazione:
1995
EAN:

9788820103941

ISBN:

882010394X

Pagine:
176
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Descrizione Sostiene Pereira

Agosto 1938. Un momento tragico della storia d'Europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola, nel racconto di Pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita. Chi raccoglie la testimonianza di Pereira, redatta con la logica stringente dei capitoli del romanzo, impeccabilmente aperti e chiusi dalla formula da verbale che ne costituisce il titolo: Sostiene Pereira? Questo non è detto, ma Pereira, un vecchio giornalista responsabile della pagina culturale del "Lisboa" (mediocre giornale del pomeriggio) affascina il lettore per le sue contraddizioni e per il suo modo di "non" essere un eroe.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 8 recensioni

OttimoDi c. maria-9 luglio 2011

Una storia che si svolge a Lisbona nel 1938, durante l'opprimente dittatura di Salazar e l'infuriare della guerra civile spagnola. Pereira è un vecchio giornalista che lavora per la parte culturale di un giornale del pomeriggio. Prediligendo il senso mortuario della cultura con gli elogi funebri, i necrologi anticipati. Incontra Monteiro Rossi un probabile collaboratore che con la sua fidanzata Marta, riesce però a sconvolgere la vita del giornalista portandolo ad una maturazione interiore e una dolorosa presa di coscienza.

Sostiene PereiraDi E. massimo-31 marzo 2011

Per quanto mi sforzi, a questo libro non riesco a dare più di 4 Dico la verità, è il libro che mi ha dato meno, fra quelli letti di Tabucchi. Ma la potenza politica e civile di ciò che tratta lo rende in qualche modo fondamentale. Un uomo qualunque e desideroso di rimanere tale coinvolto da un'energia interiore ad abbandonare le sue sicurezza, omelette comprese, per ribellarsi ad una dittatura che oserei definire globale.

Sostiene PereiraDi G. Tommaso-23 febbraio 2011

Regalo di un fervente divora-libri, mio ex compagno di università. MSostiene Pereira è l'elegia dell'uomo mite che si trova ad affrontare i cambiamenti della Storia. Può un uomo qualunque, malinconico e solitario, a tratti apolitico e disinteressato alla cosa pubblica, trovare se stesso e affermare la propria indipendenza nei confronti di una dittatura subdola come quella salazariana? Parafrasando l'autore, sostiene Pereira che sì, si può, di fronte ai cambiamenti della Storia che non possono essere taciuti. Soprattutto se la propria confederazione delle anime, spinta da nuove conoscenze, si trova ad essere dominata da un nuovo io, forse quello vero. Il romanzo di Tabucchi è uno di quei rari casi di letteratura che ti prende dolcemente, pagina dopo pagina e che diventa ogni nuovo capitolo sempre più un'esigenza. Il malinconico Pereira è un personaggio straordinario perché in egli facilmente è possibile identificarsi: non un eroe, ma un uomo con una coscienza civile che gradualmente apre gli occhi di fronte alla realtà in divenire. Non è facile credere che chiunque al suo posto ne sarebbe in grado. Infatti, sinceramente ne dubito. E per questo, per la sua qualità di archetipo della possibilità, Pereira assume una rilevanza ancora maggiore, soprattutto in nuovi tempi subdoli e perniciosi come i nostri.

Sostiene PereiraDi M. Giovanni-15 novembre 2010

Che dire? Io credo che Tabucchi abbia avuto il grande merito di saper delineare stupendamente una storia, un personaggio, il clima, atmosferico e politico, di una Lisbona d'agosto del 1938. Ha afferrato per la coda la storia e l'ha fissata ben dentro gli occhi del lettore e nella sua anima. Da leggere. Per forza. E da rileggere.

uno libro straordinarioDi v. stefania-5 settembre 2010

Il modo in cui Tabucchi riesce a descrivere, pur con semplicità, una storia cosi profonda, è fantastico! La storia di un giornalista che conduce una vita sotto la dittatura di Salazar, inizialmente disinteressato a ciò che accadeva, ma che alla fine si ribella e trova il modo di essere libero. Un libro che consiglio a tutti, un libro che lascia il segno.

Libertà di pensiero, libertà di vitaDi R. GABRIELLA-31 agosto 2010

Meraviglioso romanzo. Breve, le pagine scorrono veloci emoziondando il lettore immerso nelle atmosfere del Portogallo anni '30. E' un inno alla libertà di pensiero e alla doverosa azione che deve sostenerlo: la denuncia dei soprusi è il primo dovere di un ' intellettuale e dunque di ogni Uomo. L'attempato e malato Pereira trova un cantuccio nella memoria di chi lo ha conosciuto e di chi si è emozionato con lui