Trama Gli sfiorati
Nel cuore di questo romanzo dorme una bomba a orologeria di nome Belinda, la ragazza bionda di 17 anni consegnata al fratellastro Mète perché la custodisca. Nello scenario di una Roma asfissiante sono loro gli "sfiorati", giovanissimi eroi di una generazione che ha avuto ogni cosa senza possederla veramente, che ha visto tutto senza capire nulla: lo sperpero, il ballo, il caos allo stato fluido e puro, le rincorse metropolitane, il televisore perennemente acceso che lancia i suoi riflessi azzurri in stanze piene di fumo. Sandro Veronesi mette in campo i suoi sbandati fratelli minori, ne fissa il carattere fuggevole e volubile e ne accelera il destino fino alla distruzione della loro ambigua innocenza.
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I libri più venduti di Sandro Veronesi
Recensioni degli utenti
Dopo..-16 marzo 2012
... Aver visto il film, molto bello, ho deciso di acquistare il libro e devo dire che il romanzo è ancor più bello e completo. La storia è anche drammatica e coinvolge una generazione che ha avuto tutto ma che non riesca ad ottenere mai niente di concreto. E il caos che la fa da padrone in quella roma descritta dall'autore.
Gli sfiorati-12 marzo 2012
Ora che è un film, molti corrono a leggerlo... Tuttavia è da un po' di anni che questo bel romanzo esiste. E' divertente ma fa anche riflettere. E' specchio di una generazione disattenta, scostante, che nelle cose non entra mai veramente. Probabilmente per difendersi dalle delusioni. Rientra tra i lavori della prima fase del Veronesi, ma è interessante per la delimitazione attenta dei personaggi e delle situazioni. Fintamente banali.
Gli sfiorati-5 agosto 2010
Più di "Caos Calmo" e de "La forza del passato", questo secondo romanzo di Veronesi incanta per la capacità funambolica di giocare con le parole e la struttura narrativa. La sua scrittura creativa non lavora affatto a scapito della storia, anzi. Ci si affeziona facilmente ad essa e agli antieroi grotteschi, fragili e teneri che la popolano. Magari meno compatto e maturo del recente e meritatissimo Premio Strega (che ultimamente rischia di passare alla storia soprattutto per il culo di Moretti nella sua trasposizione cinematografica, peraltro neanche malvagia), il racconto riesce tuttavia ad essere profondo nella sua apparente leggerezza. L’umanissima descrizione della rinuncia dolorosa ad un amore impossibile e le pagine mai banali sull'adolescenza inquieta (grazie alla geniale invenzione della "schiumevolezza") sono delle vere gemme. Davvero preziosa la postfazione di La Capria.
