Trama Séraphita
Nella magica atmosfera di un castello norvegese immerso nei fiordi vive il protagonista di questo romanzo leggendario, un essere strano e malinconico che sembra nascondere un terribile segreto. In realtà è un androgino, cresciuto da genitori sostenitori della dottrina del filosofo Emanuel Swedenborg, i quali vedevano in lui la piena incarnazione dell'essere perfetto, completo. Dotato di un'erudizione fuori dal comune e di facoltà mentali ben più affinate della media, Séraphîtüs-Séraphîta conduce una vita solitaria e contemplativa, mentre sogna di conoscere l'amore vero. Immersa nel fantastico e nel sovrannaturale, genere caro al maestro francese, quest'opera affronta a viso aperto la questione del genere mai davvero definita. La scelta di Honoré de Balzac di porre come protagonista e figura positiva un essere androgino ha dunque certamente qualcosa da dire al lettore contemporaneo. Con un saggio di Franco Rella.
Recensioni degli utenti
Seraphita-25 novembre 2010
L'impulso a leggere questo libro è sorto nell'averlo trovato citato nel "Paradiso perduto" di Henry Miller. E'un'opera atipica, delirante e visionaria all'interno della "Comédie Humaine". Il protagonista "Séraphita-Séraphitus" è un essere sovrannaturale e profetico che può assumere alternativamente genere maschile o femminile, due giovani, Wilfrid e Hinna, sono entrambi innamorati di leilui, ma alla fine, dopo la morte di Séraphita novella messia, si innamoreranno l'uno dell'altra, quindi il padre di Hinna e il domestico di Séraphita sono i soli due altri personaggi di contorno. Romanzo difficilissimo da capire, poche pagine bellissime e poi lunghi monologhi su argomenti di metafisica e religione e molte descrizioni. Diciamo che per fortuna è corto e ho fatto bene a leggerlo, per non rimanere con una curiosità non soddisfatta.