Trama Libro Scusate il disordine
Una volta giù, gli piacerebbe essere musicista ma è solo la sensazione di una sensazione. Non è una sensazione invece quel piolo sulla testa. E la sua Canzone più bella? Quanto la dovrà tenere per sé e quanto lasciarla andare di fronte a un Ariston che si apre in due? Un vocal trainer può garantire qualunque cosa tranne il successo. Un manager, qualunque cosa tranne la fedeltà. Ma si può essere fedeli per tutta la vita alla propria batteria, e alla donna che suona il basso nel tuo gruppo da sempre. Signora Pilar, è durata anche troppo. Troppo poco un minuto per esprimere un desiderio al genio della chitarra. Ma non sono troppi dieci anni per un incontro così. O Sì? L'Uno e l'Altro. Insomma, questi racconti - così diversi fra loro e così inseparabili, vivaci come una scolaresca eterogenea ma affiatata - sono un tripudio di fantasia e vitalità. E soprattutto irrompono sulla scena due elementi nuovissimi nella scrittura vibrante di Ligabue: il fantastico e la forza della musica. La musica in tutte le sue declinazioni. La musica che, come il sesso e l'amore, sfugge fortunatamente a ogni tentativo di imbrigliarla. Perché solo nell'abbandono, nell'accettazione del mistero, nello stupore che ci afferra ogni volta come fosse la prima, possiamo sperimentare una quotidiana spettacolare magia. Luciano Ligabue non ha scritto solo alcune tra le canzoni più belle del nostro tempo, ma ha anche scritto dei romanzi intensi, come lo è Scusate il disordine, una raccolta di racconti che parlano di un cantante di successo e di una vita di provincia che trascina via, che è sempre uguale e che nasconde tanto, del tentativo di salvarci sempre e in continuazione, ma dell’impossibilità di farlo, perché la vita va avanti da se, nonostante tutto, nonostante la nostra volontà. Questi racconti così diversi tra di loro sono un tripudio di fantasia e vitalità, ma c’è un filo conduttore che li lega e li tiene insieme ed è la musica, forte e dirompente, e tutto ciò che c’è di fantastico, inteso come meraviglioso, ma anche come assurdo. La musica c’è invece in tutte le sue declinazioni perché lei sfugge come il sesso e l’amore ad ogni tentativo di imbrigliarla, categorizzarla o definirla. E allora è inutile farci tanti problemi, bisogna invece accettare le cose così come sono, abbandonarsi ad esse, accettare il mistero e lo stupore della vita che può essere meraviglia pura, sperimentazione di una magia quotidiana o anche di dolore. Ligabue li racconta attraverso dei personaggi che abitano il suo mondo, quello di musicista, quello di chi non ha mai lasciato il suo paese e lo odia e lo ama, ogni anno scoprendolo. Scusate il disordine di Luciano Ligabue è così un divagare tra un pensiero e l’altro, tra un racconto assurdo e uno veritiero, con una straordinaria dote di scrittura e con la capacità di entrare nel cuore del lettore.