Tra Sartre e Camus di Mario Vargas Llosa edito da Libri Scheiwiller
Alta reperibilità

Tra Sartre e Camus

Traduttore:
Canfield M.
Data di Pubblicazione:
20 maggio 2010
EAN:

9788876446238

ISBN:

8876446230

Pagine:
148
Formato:
brossura
Argomento:
Prosa letteraria
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Descrizione Tra Sartre e Camus

Gli eventi che nel 1952 portarono Sartre e Camus a un'insanabile rottura sono centrali per comprendere l'origine di un mito culturale: l'engagement, "l'impegno". Da una parte il franco-algerino partigiano della resistenza, coscienza morale di una generazione; dall'altra il critico della società, l'agitatore rivoluzionario. "Tra Sartre e Camus", un osservatore d'eccezione, un giovane scrittore di stanza a Parigi che, dalle pagine dei giornali, articolo dopo articolo, delinea l'autoritratto di un latinoamericano che, cresciuto seguendo la radicalità di Sartre, ha finito per abbracciare il riformismo di Camus. Ed è la letteratura a prefigurare la politica. Nel 1964 Sartre invita a rinunciare alla letteratura in nome dell'azione sociale: in un continente che manca di quadri tecnici come l'Africa, sostiene, è più importante fare il professore in un villaggio che lo scrittore a Parigi. Llosa dissente: se un romanziere di colore rinuncia a scrivere i libri che si porta dentro per insegnare l'alfabeto agli scolari della Guinea, cosa leggeranno questi quando l'unico che avrebbe potuto scrivere dei libri nella loro lingua ha rinunciato a farlo? Traduzioni di Sartre? Una raccolta di saggi che suona come un inno alla libertà e alla bellezza.

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4 di 5 su 2 recensioni

LA CONVERSIONEDi P. Tullio-11 novembre 2017

Lettura interessante perché traccia il percorso di un autore - oggi Premio Nobel per la Letteratura - che da giovane ha simpatizzato con le tesi di Sartre. Con il tempo, tuttavia, ha voltato pagina, trasformandosi in una delle principali figure del Liberalismo Sudamericano. In questo saggio, Mario Vargas Llosa, ripercorre le tappe delle sue convinzioni, partendo da un'enorme ammirazione per Sartre, mentre non alimentava grande apprezzamento per Camus - uno degli autori considerati traditori del Marxismo - mentre oggi, Vargas spiega come dopo aver potuto maturare con gli anni, capisce come Camus avesse ragione già ai tempi in cui scriveva difendendo le idee di Libertà, senza risparmiare critiche alle forti contraddizioni del collettivismo che aveva potuto conoscere direttamente ai tempi di Stalin. Per Sartre, invece, gli ideali di Libertà dovevano passare in secondo piano, essendo più opportuno sacrificarli nel nome dell'ideale collettivista. Insomma, non si tratta certo di un capolavoro; tuttavia, il saggio - collezione di articoli a sua volta usciti nel corso della sua carriera letteraria -, pubblicato nel 1981 può essere considerato come una specie di confessione, in cui percepisce l'evoluzione politica ed ideologica, dell'autore. In pratica, è una specie di ammissione alla propria conversione dal Socialismo al Liberalismo; infatti, dopo aver caldamente simpatizzato con la Rivoluzione Castrista, constatata l'intolleranza del regine di Fidel Castro nei confronti di chi non accettava la repressione, quando qualsiasi oppositore veniva punito con il carcere, Vargas Llosa giunge al punto di firmare, insieme ad altri intellettuali, una lettera di condanna ai metodi ai cui ricorreva il regime castrista, concludendo che per i Cubani quel cambiamento è stato certamente disastroso. Nel 1990, Mario Vargas Llosa, tenta la sua avventura politica, per contribuire a dar fine all'andazzo socialista peruviano, partecipando alle elezioni presidenziali contro i disastri dei socialisti di Alan Garcia, ma sarà sconfitto da Fujimori più a destra di lui. Mentre continua a scrivere romanzi tradotti in decine di lingue, vince numerosi premi letterari fino al 2017 quando gli viene assegnato il Premio Nobel. Suo figlio Alvaro Vargas Llosa, intanto, sembra raccogliere lo scettro dell'impegno politico ed ideologico, in modo molto più determinato, superando in questo campo il proprio padre, fino a diventare uno dei più attivi militanti della destra progressista latinoamericana nel movimento libertario, acquistando grande prestigio, scrivendo tanto in spagnolo come in inglese ed attualmente, è altrettanto apprezzato nel mondo del Liberalismo delle Americhe e non solo.

Tra Sartre e CamusDi B. ugo-5 aprile 2011

Una grandissima forza espressiva e la volontà di non arrendersi e non compromettersi ideologicamente. Un esempio di dignità letteraria. Il libro raccoglie articoli e saggi scritti, dal 1962 al 1981, su Sartre e Camus. Forse l'editore avrebbe fatto meglio ad intitolarlo "Da Sartre a Camus", in quanto Vargas Llosa in gioventù ammirava il primo e criticava il secondo. Poi con il passare degli anni ha ridimensionato il pensiero e l'opera del filosofo francese e nel contempo ha rivalutato il pensiero e le opere (ma soprattutto il pensiero) dello scrittore franco-algerino. L'illuminazione gli venne come confessa nel saggio intitolato Albert Camus e la morale dei limiti, il più interessante della raccolta secondo me un giorno quando, in seguito ad un attentato terroristico a Lima, rilesse dopo molti anni L'uomo in rivolta. Da quel momento si rese conto di concordare interamente in campo politico, storico e culturale con Camus. Belle sono anche le pagine dedicate a Simone de Beauvoir.