La zia Julia e lo scribacchino
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Einaudi tascabili. Scrittori
- Traduttore:
- Morino A.
- Data di Pubblicazione:
- 4 marzo 2022
- EAN:
9788806253974
- ISBN:
8806253972
- Pagine:
- 464
- Formato:
- brossura
Trama La zia Julia e lo scribacchino
Vi si narra la vicenda o meglio la carriera, di Pedro Camacho, fecondissimo produttore boliviano d'intrecci (lo chiamano anche Balzac creolo) che, chiuso in una mefitica stanzetta, sforna trame melodrammatiche e truculente per un programma di feuilleton di Radio Lima. Tutti attendono con impazienza le puntate della sua fantasia, ma improvvisamente le differenti trame di appendice prendono a confondersi tra loro. Camacho è impazzito e sarà degradato a galoppino d'una rivista di sicuro fallimento. D'altro lato, ecco invece la storia di Mario, giovane aspirante scrittore attratto da questa curiosa macchina dell'immaginario che ci racconta una sua complicata storia: s'innamora di una zia vedova e più matura che finirà per sposare.
Recensioni degli utenti
Si lascia leggere, ma...-22 maggio 2012
Mi sembra una pallida riedizione di "Se una notte d'inverno un viaggiatore", romanzo di letteratura per eccellenza. Paradossalmente, i momenti più interessanti sono quelli in cui racconta o lascia parlare lo scrittore di quart'ordine, Pedro Camacho. Scorrevolissimo, per carità, ma immagino che gli abbiano dato il Nobel per opere più interessanti di questa.
Che spettacolo di libro-13 maggio 2012
Questo bel libro racconta di lavoro, d'arte, d'amore, di amore e di maturità. Narra l'amicizia, i conflitti familiari e le riconciliazioni, l'ostinazione di un giovane e il disincanto di un adulto. Scritto in modo divertente e scorrevole, La zia Julia e lo scribacchino è un canto all'amore e alla passione. Davvero un delitto non leggerlo.
Mi ha lasciato vagamente perplessa-27 marzo 2012
La storia è stata scritta utilizzando una struttura particolare ed originale ed è forse la cosa più intrigante del libro: l'intenzione dell'autore era forse quella di sorprendere il lettore o forse semplicemente di creare una nuova forma di scrittura. Comunque alterna parti vivaci ed interessanti ad altre molto noiose e banali, alla fine non mi ha convinto del tutto, ma leggerò altro di questo autore peruviano.
Sorridente e spumeggiante-17 agosto 2011
Sullo sfondo della città di Lima, a quanto pare, l'amore più autentico e sentito di Vargas Llosa, le vicende del giovanissimo Mario, cresciuto troppo in fretta, si intrecciano con quelle di un baldanzoso scrittore di drammi radiofonici. La caduta del secondo nutrirà, senza volerlo, l'ascesa del primo. Perché Mario altri non è, se non l'alter ego dell'autore, completo questa volta. Pur avvertendo in sottofondo l'eco de La città e i cani, questo libro ha un tono totalmente diverso, ricco di ottimismo, di garbo nei non facili rapporti familiari, di positività, insomma, dato che il protagonista deve fare ancora un lungo passo nella vita per diventare adulto. Tanto di cappello a Vargas Llosa.
Ironico e rilassante-10 agosto 2011
Non credo sia il miglior romanzo del premio nobel Mario Vargas LLosa. La storia è quasi minimalista trattandosi di un giovane giornalista che si innora della stagiojnata zia. Di per sè niente di che, se non fosse per la scrittura brillante e leggera dell'autore che rende il libro godibile fino alla fine.
La zia Julia e lo scribacchino-24 luglio 2011
Divertente e leggero intrattenimento lontano anni luce dai suoi romanzi impegnati. La scrittura di Vargas Llosa è molto brillante e ricca di trovate originali argutamente evocative, come la descrizione della signora Margarita che gestisce una pensione e " i cui andirivieni per la casa e per la vita sono spettacolari in quanto, avendo una gamba di venti centimetri più corta dell'altra, porta una scarpa tipo trampolo, con base di legno che trascinata sul pavimento produce commozione". Una lettura facile e piacevolissima in cui non si può fare a meno di notare la grande abilità dell'autore.