Rumore bianco di Don DeLillo edito da Einaudi
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Rumore bianco

Editore:

Einaudi

Collana:
Supercoralli
Traduttore:
Aceto F.
Data di Pubblicazione:
17 gennaio 2023
EAN:

9788806255633

ISBN:

8806255630

Pagine:
424
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
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Trama Rumore bianco

Fin dalla sua prima apparizione nel 1985, Rumore bianco di Don DeLillo si è imposto come un vero e proprio romanzo di culto, apice del postmoderno americano: non a caso il successo di critica e di pubblico culminò con la vittoria del National Book Award. Meno scontato era prevedere che nei decenni successivi Rumore bianco avrebbe continuato a essere la più precisa, divertente e inquietante mappa per orientarsi nei tempi nuovi e sconosciuti in cui la civiltà occidentale stava entrando. È come se, nei quasi quarant'anni che ci dividono dall'uscita del libro, la realtà si fosse messa di impegno per adeguarsi e coincidere sempre più con l'immaginazione di DeLillo. Oggi più che mai quelle di Rumore bianco sono le pagine a cui tornare per fare i conti con la nostra ossessione per le merci, la fascinazione per i disastri, la dipendenza drogata dall'informazione, il terrore in tutte le sue varianti, la paura che come una frequenza bassissima penetra costantemente nelle nostre vite, «onde e radiazioni», «il culto delle star e dei morti». Ma questo classico moderno è anche, e qui sta ulteriormente la grandezza di DeLillo, la satira feroce di chi ama i concetti più delle persone, una commedia famigliare esilarante, la tenerissima storia di un matrimonio, sghembo e fallibile, umano e pieno d'amore. Rumore bianco è diventato così uno dei romanzi più influenti e amati dagli scrittori delle generazioni successive, a partire da David Foster Wallace e Jonathan Franzen, e tanti altri autori anche italiani. Nel 2022, Noah Baumbach ne ha tratto un film con Adam Driver e Greta Gerwig distribuito da Netflix e presentato come film d'apertura alla 79a Mostra di Venezia. Einaudi lo ripropone in una nuova traduzione a firma di Federica Aceto che ne restituisce la freschezza e l'incredibile modernità, tanto che anche chi l'ha già letto avrà l'impressione di scoprirlo ora per la prima volta.

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3 di 5 su 16 recensioni

Letteratura distillataDi M. Luca-10 maggio 2012

De Lillo sa scrivere ottimanete, non c'è dubbio. Le prime pagine le ho sfogliate velocemente, divorate mi permetto di dire, goloso di sapere cosa sarebbe successo. E poi, poi invece non accade nulla o quasi. E' un quadro sulla paura che coinvolge l'essere umano, che riguarda tutti per un motivo o per l'altro. Tra rapporti e riflessioni simil-esistenzialiste, sembra però non farcela a spiccare il grande salto tra i romanzi che non dimenticherò.

Il rumoroso nullaDi D. Eugenio-28 febbraio 2012

Uno dei più famosi romanzi di DeLillo. Rumore Bianco racconta la famiglia di un professore che studia Hitler. Il periodo della guerra fredda e il professore, J. Gladney, deve abbandonare la propria città a causa di un gas nocivo che ha intossicato l'aria. Isolati, i personaggi, non possono far altro che parlare, dialogare, sparlare. I temi delle conversazioni vanno dalla paura, alla sedentarietà, a una cura farmaceutica. Tutto questo parlare si affievolisce, soprattutto tra i coniugi, che non riescono più a trovare un'intesa, qualcosa, che gli unisca come un tempo. L'unico rumore proveniente dal mondo, ormai, è quel sordo rumore bianco, quel vuoto nulla, cosi assordante e devastante per le menti umane. DeLillo con un romanzo solo all'apparenza statico inquadra, come al solito, la società di massa, il problema della comunicazione, del timore di morire e della guerra. Un affresco ultra reale, benché condito da frasi surreali, sulla mancanza di reciprocità ed empatia. Assolutamente consigliato.

Rumore biancoDi N. Marilena-28 febbraio 2012

L'autore riesce a mettere in evidenza le manie e le fobie contemporanee, o forse semplicemente descrive quelle che caratterizzavano la borghesia americana di vent'anni fa. Dubito che un romanzo possa rappresentare in maniera più potente, mitica e profonda il mondo moderno. Indubbiamente unico nel suo genere. Consigliato

Rumore biancoDi c. Giovanni-28 settembre 2011

Capolavoro, molto meglio dei romanzi tanto osannati dell'ultimo DeLillo, che partendo da una trovata geniale - un professore di studi hitleriani che non conosce il tedesco - De Lillo non gioca la carta dell'umorismo alla Lodge o della comicità crudele e parossistica dei Simpson, ma traccia uno spaccato antropologico nel quale giganteggia l'umanità ai tempi del postmoderno. Tutta la prima parte andrebbe letta come un vero e proprio saggio sui costumi degli umani della fine del XX secolo - dove il ritmo lento della diegesi è sostenuto dalla capacità di rendere i personaggi attraverso il rapporto che intrattengono con il mondo. La seconda parte presenta il nucleo narrativo vero e proprio: la fuga di gas e le sue conseguenze nella piccola comunità. Qui De Lillo è tutto narrazione con un crescendo di catastrofi di una forza che solo la Science Fiction mostrerebbe di possedere. La terza parte - "Dylarama" - oltre ad essere la più pensosa è anche quella che azzarda il coraggio di chiudere con una vera e propria anticlimax che ci lascia storditi e angosciati - com'è giusto che sia il nostro destino di lettori. Alcuni personaggi indimenticabili, alcune situazioni esemplari, dialoghi (anche intergenerazionali) di puro spirito caustico e perturbante.

Descrive la società americana anni '80Di t. marco-26 luglio 2011

In "Rumore Bianco" DeLillo tocca due argomenti: la deriva consumistica della società (le persone nei supermercati cercano continuamente prodotti che dovrebbero renderli felici) e la paura della morte sommersa durante la Guerra Fredda ("L'Evento Tossico Aereo" non è altro che una distorsione di un evento nucleare). Assolutamente da leggere!

Rumore biancoDi O. Paolo-23 luglio 2011

Ottimo romanzo uscito dalla penna di Delillo, forse il suo libro più kafkiano nel senso buono del termine. La paranoia dell'uomo contemporaneo e la sua paura della morte raccontate con maestria. Adoro il modo in cui DeLillo si sofferma su alcuni dettagli per poi scavare in profondità. Una lettura da fare.