Trama Raccontami la notte in cui sono nato
Lucien ha ventiquattro anni, un'adolescenza persa a inseguire parole, un lavoro da cronista in un giornale di provincia, qualche riserva di sogni da tenere in caldo per il futuro. Ha ammonticchiato tutta una serie di consuetudini rassicuranti, tracciato mappe per girovagare in un perimetro che si fa man mano più stretto, usurato. E proprio mentre il suo mondo gli si chiude addosso, decide di liberarsene. Vendere la propria vita. Affidarla a qualcuno per vedere come va, se davvero qualcosa non funzionava o semplicemente non se ne possedevano le istruzioni per l'uso. Un romanzo sul prezzo di ogni esistenza, sulla forza oscura delle radici, sul profondo patto che ci lega a noi stessi. Perché possiamo immaginare tante vite, ma non rinunciare alla nostra.
Recensioni degli utenti
Raccontami la notte in cui sono nato -16 luglio 2011
Una storia invitante che si legge con piacere e anche molto velocemente. Al termine del romanzo il lettore che trova Filippo così a suo agio nella vita di Lucien si domanderà di certo come sarà la nuova vita di Lucien, avrà egli capito come risolvere i suoi dilemmi o se li terrà cari? L'autore, sebbene appena ventiseienne, ha già al suo attivo un curriculum letterario di tutto rispetto, compresi lavori per il teatro e la televisione, e, vista la sua collaborazione con due prestigiosi quotidiani, sono certo che sentiremo parlare ancora molto di lui, e, se è vero che la maturità migliora la penna, ci donerà senz'altro bellissime pagine. Completa il piacere della lettura una copertina davvero bella.
Raccontami la notte in cui sono nato-18 maggio 2011
Non riesce, ahimè, a rispettare le promesse che una trama così originale aveva gettato. Ho trovato tra queste pagine l'ennesimo scrittore italiano che scrive senza filtri, che mette sul foglio tutto quello che gli passa per la testa e che magari viene apprezzato proprio per questa accozzaglia... A me sembra solo una sconclusionata confusione. Si salva per l'originale idea di base ispirata da una storia vera.
Raccontami la notte in cui sono nato-1 aprile 2011
Questo libro non riesce a meritarsi più di un tre finale. Non sono una patita del monologo interiore, in particolare quando costituisce l'elemento strutturale di una narrazione. Pertanto, mi riservo di incontrare la bella scrittura del giovane Di Paolo in una storia diversa, in altre vesti.
Mi sono innamorata del titolo e della copertina...-1 novembre 2010
La quarta copertina prometteva una prosa consapevole, rarefatta, pignolamente tesa verso i moti interiori, ma non per questo lontana dalle preoccupazioni sociali, "...lo strano senso di una saggezza ancora candida: per una scrittura tanto elegante e colta, quanto fresca e stupita" ed io mi sono illusa di leggere Erri de Luca, invece ho trovato tra queste pagine l'ennesimo scrittore italiano che scrive senza filtri, che mette sul foglio tutto quello che gli passa per la testa e che magari viene apprezzato proprio per questa accozzaglia... A me sembra solo una sconclusionata confusione. Si salva per l'originale idea di base ispirata da una storia vera.