La prova matematica dell'inesistenza di Dio di John A. Paulos edito da Rizzoli
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La prova matematica dell'inesistenza di Dio

Editore:

Rizzoli

Collana:
BUR Saggi
Traduttore:
Didero D.
Data di Pubblicazione:
13 Gennaio 2010
EAN:

9788817039048

ISBN:

8817039047

Formato:
brossura
Argomenti:
Agnosticismo e ateismo, Scienze: opere divulgative
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Descrizione La prova matematica dell'inesistenza di Dio

I creazionisti sostengono che nessuna cosa può essere causa di se stessa; allora chi ha creato Dio? I fondamentalisti notano l'improbabilità dell'evoluzione; perché non quella di una qualsiasi mano di bridge? John Alien Paulos ci offre una feroce rassegna dei cosiddetti "argomenti razionali" dei teisti convinti. Paradossali, fulminanti e impeccabili, le sue controprove "matematiche" li smontano uno per uno, senza formule, ma solo con molta laica logica e altrettanta dissacrante ironia. Dio, ammette l'autore, può essere per alcuni un'idea necessaria. Ma di per sé non è più reale (e non è certo più utile) di una qualunque teoria complottista: un modo per ostinarsi a cercare ragioni nascoste dietro eventi casuali. La fede è solo questione di fede. E purtroppo, spesso, di credulità. Prefazione di Piergiorgio Odifreddi.

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1 di 5 su 1 recensione

Ateisti alla riscossa! Ovvero l'Ideologia al potereDi b. marco-9 Settembre 2008

Ecco un altro libercolo ateista, dogmatico al contrario, ideologico ma, soprattutto, risibile e puerile nei suoi contenuti. Già a partire dal titolo, ingannatorio in maniera eclatante (e scioccamente sarcastico), per finire alle presunte confutazioni delle prove ontologiche dell'esistenza di Dio, leggendo le quali verrebbe da stropicciarsi gli occhi dall'incredulità per l'inconsistenza assoluta dei suoi ragionamenti. Sembra addirittura che l'autore non abbia assolutamente compreso (o che abbia volutamente travisato nel modo più grossolano) il sopraffino ragionamento di quelle menti eccelse che durante i secoli hanno prodotto tali percorsi di logica, ed è così che, nella sua superba presunzione, si fa beffe dei più grandi pensatori della storia! Il modo poi in cui cerca goffamente di confutarli ha dell'incredibile: assenza totale di un ragionamento logico rigoroso e credibile, affermazioni gratuite e imbarazzanti che di scientifico non hanno nemmeno la parvenza. Ma sembra che oggigiorno sia sufficiente gettare fumo negli occhi del lettore per farlo cadere in trappola, visto che una pesante de-evoluzione del pensiero logico-critico è chiaramente in atto da ormai alcuni decenni. Insomma, si è persa la capacità di pensare correttamente, seguendo le regole base di quel modus cogitandi che, fin dai tempi di Aristotele, l'Uomo ha riconosciuto come universalmente valido. E accanto all'autore, a supportarlo prontamente, ecco il solito indefesso campione del dogmatismo ateista, rabbioso e luciferino, prete mancato (e per questo ferito nell'anima, a cui non vorrebbe più credere) Piergiorgio (in onore di P. Frassati) Odifreddi, il quale ha già mostrato al mondo la pochezza scandalosa del suo metodo critico-scientifico (lui che non perde occasione per denigrare uno scienziato riconosciuto a livello mondiale come Zichichi) nell'altro risibile libello che tanto di moda è andato in questi giorni. Ricordiamo infine Pascal (un altro pensatore da licenziare in tre battute da questi neoscurantisti senza Dio):"Poca scienza allontana da Dio, molta riporta a Lui"