Il processo di Franz Kafka edito da Il Saggiatore
Alta reperibilità

Il processo

Collana:
La cultura
Traduttore:
Tortelli V.
Data di Pubblicazione:
28 aprile 2023
EAN:

9788842832522

ISBN:

8842832529

Pagine:
272
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Il processo

"Il processo" è il più celebre tra i romanzi di Franz Kafka. Pubblicato postumo dal curatore e amico Max Brod contro la volontà dell'autore, che lo aveva destinato alla distruzione, in questa nuova traduzione torna a essere presentato nella sua forma originaria. Dopo molti ripensamenti, nel luglio 1914 Kafka prende la decisione di recarsi a Berlino per sciogliere il fidanzamento che lo lega a Felice Bauer. Il già difficile colloquio avviene in una stanza d'albergo, di fronte a un'amica comune, Grete Bloch, e alla sorella di Felice. Nei suoi diari, lo scrittore paragona quel consesso a un «tribunale». Che sia o no una coincidenza, di lì a qualche settimana inizierà a lavorare a una nuova opera narrativa, che intitolerà proprio Der Proceß: «Il processo». Una mattina Josef K., protagonista del romanzo, viene dichiarato in arresto. Non ha fatto nulla, sa di non aver commesso alcun reato, eppure è proprio lui che cercano. Immaginando un grottesco disguido, Josef sceglierà allora di reagire come la sua mentalità pratica gli suggerisce: con la ragione. Ma la ragione nei romanzi di Kafka serve a poco o nulla. La colpa di Josef K., qualunque essa sia, richiede un castigo, che si dispiega nella sua arbitrarietà non solo nella condanna finale, ma in tutto ciò che avviene in mezzo: dover lottare ogni giorno tra avvocati, interrogatori e udienze per raggiungere la libertà. In questo romanzo il senso di una surreale claustrofobia finisce per avvolgere anche il lettore. Pagina dopo pagina, una vita libera dalle circostanze esterne, dalle convenzioni sociali, dal potere dell'Altro su di noi appare infatti sempre più irraggiungibile. Una consapevolezza che è frutto di una capacità unica di Franz Kafka: mostrarci a noi stessi nell'intimo con una precisione quasi dolorosa, senza filtri, senza alibi, senza false illusioni.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 29 recensioni

Kafka o non Kafka?Di B. Giuseppe-10 aprile 2018

Sembra che ancora in molti si interroghino circa il rapporto con questo fenomeno "più" unico di tanti altri unici della storia della letteratura. "Chi cerca non trova, ma chi non cerca viene trovato", scriveva nei Quaderni in ottavo uno dei più grandi geni in assoluto della parola scritta, certo il maggior sarto di abiti che ci appaiono talmente assurdi, mentre li osserviamo, che solo al momento d'indossarli ci si rende conto ciò fosse dovuto al fatto che fosse la nostra esatta misura. Ha scritto relativamente poco (romanzi solo tre, di cui l'ultimo in-finito nel vero senso della parola) . E meno male. Perchè se ancora quasto poco bolle come bolle, chissà cos'avrebbe potuto fare se avesse insistito? Il processo è un film che inizia - e finisce anche - mentre ancora ci chiediamo quando passeranno i titoli. Immediatamente catapultati in un'azione descritta con assoluta perfezione e che non lascia al lettore che un angusto angolino per osservare e nel quale non sentirsi mai al riparo dal fatto che, essendo tanto vicino all'azione, essa non possa i qualche momento "artigliarlo" - e chissà con quali conseguenze! Ad un certo punto smettiamo prima del protagonista di cercar di capire "perché" e, totalmente permeati della sua angoscia, ci guardiamo intorno sperando di cogliere qualcosa che a lui sia sfuggito - una porta sconosciuta alla quale non ha bussato; una faccia tra le tante ostili che per qualche ragione lo paia quel pizzico meno; un corridoio che forse era quello in fondo al quaqle c'era l'ufficio che non sa di cercare - totalmente inebetiti e convinti che, nel caso, troveremmo to l'attenzione di qualche altro genio in arti "limitrofe", dunque se ne dovrebbe anche leggere come lo rimaneggiò quel genio di Gide per il teatro e quell'altro genio assoluto di Jean-Louis Barrault e vedere come lo traspose su celluloide quall'altro genio, ancora, di Orson Welles. Si perdoni l'eccessiva presenza del termine genio ma, quando si tratti di Franz, l'unico modo per limitarne l'uso è avvicinarsi ed essere, di conseguenza, l'unica "cosa" non geniale che lo riguardi.

Da leggere immancabilmenteDi C. Adriana-4 aprile 2018

Impossibile non esserne conquistati. Processo come metafora del no sense esistenziale: un colpevole senza alcuna colpa, un reato mai commesso e mai precisato, un uomo comune messo sotto torchio in attesa di giudizio senza una spiegazione, attesa invano.

Purtroppo confusaDi R. Manuela-23 marzo 2018

Sono proprio confusa. Ho capito che l'unica domanda che non bisogna farsi in questa lettura è "perché?" perché confonde ancora di più. Ero confusa dall'atmosfera onirica ma razionale del libro, che presto si è convertita in un incubo angosciante. I luoghi sono diventati più sporchi, più bui, più freddi, più asfissianti. Ero disorientata perché avevo bisogno di un appoggio nel libro, di un personaggio di cui potermi fidare ma erano aridi, viscidi, confusionari. Lo stile stesso è identico alla trama: grigio, freddo, opprimente ma comico... insomma, assurdo come tutta la situazione. Ci ho provato a non farmi domande, ma inevitabilmente a fine libro ho tanti punti interrogativi, troppi, a cui neanche il protagonista saprebbe rispondere. Spero che si sia capito perché sono confusa e non vorrei... in caso mi giustifico dando la colpa e la soddisfazione a Kafka per aver raggiunto il suo scopo. Concludo con le parole di Primo Levi sul libro, che colpiscono nel segno meglio di qualunque altro aggettivo: "La lettura del Processo, libro saturo di infelicità e di poesia, lascia mutati: più tristi e più consapevoli di prima".

Kafka docetDi C. Gloria-21 febbraio 2017

È uno dei libri più belli di sempre. Kafka in tutta la sua essenza. Indubbiamente il testo e lo stile è complesso, non lo consiglierei a chi non ha mai letto nulla di Kafka né ad un giovanissimo. Molto severo e angoscioso, è la consacrazione dell'ineluttabilità della giustizia.

Un classico di KafkaDi F. Alessandro -27 ottobre 2014

Romanzo scritto da Franz Kafka, pubblicato per la prima volta nel 1925. Il romanzo ha come protagonista un impiegato di nome Josep che lavora in un'istituzione bancaria e che vive una sfortunata esperienza: viene infatti arrestato, accusato e alla fine incriminato, anche se i reali motivi dell'arresto non gli vengono mai comunicati. Lo stile è quello tipico di Kafka, e rende la storia molto angosciosa. I personaggi che vengono descritti sono tanti, circa una quarantina, e da questo romanzo è stato tratto anche un film, uscito negli anni Sessanta, diretto da Orson Welles e con Anthony Perkins. Buon libro, voto 3 stelle!

Sotto processoDi C. Michele-8 maggio 2012

Kafka si è sentito sotto processo per tutta la vita. Il suo unico sfogo, l'unica cosa che lo soddisfava realmente era lo scrivere. Incessantemente. E la sua mente non poteva che partorire queste pagine. Ne"Il processo"un uomo viene processato senza saperne il motivo. Da ogni pagina trasuda un'atmosfera di ansia, angoscia, claustrofobia ed oppressione che non ha eguali nel panorama mondiale letterario di tutti i tempi. Da leggere. Imprescindibile.