Descrizione Un pollastro a Hollywood
Esclusi perditempo è una raccomandazione che compare spesso, nei cosiddetti annunci personali, e che andrebbe estesa a quegli scrittori (cioè quasi tutti) che parlano di sesso per sentito dire, ripescando reminiscenze vetuste, o peggio lavorando di fantasia. È un rischio che David Henry Sterry non corre, dal momento che per un anno della sua vita ha effettivamente praticato, a livelli di eccellenza, il mestiere fra tutti più carico di tradizione. Che si rivela anche, nelle pagine di questo libro, il più movimentato, e il più divertente, oltre che per certi versi il più atroce. Certo è una carriera che, come ogni altra, ha i suoi margini d'imprevisto. Quando dopo una notte brava finita male viene salvato da un immane e indimenticabile nero, che prima lo mette a cottimo in un suo locale a friggere polli, quindi lo instrada a una carriera di pollastro, il giovane David accetta. Ma lo fa senza mettere in preventivo nulla, senza immaginare che si ritroverà nudo, a parte un grembiulino, a lavare piatti mentre due signore si intrattengono alle sue spalle, né che un'altra cliente gli chiederà di vestirsi e di farsi trattare come il figlio che ha perduto.
Recensioni degli utenti
Un pollastro a Hollywood-2 ottobre 2010
Ritratto ironico della Hollywood dietro le quinte, con fattoni e marchettari che sognano la celebrità: l'ho letto con piacere, ma l'ironia, che Sterry sparge a badilate, suona un po' meccanica, e a lungo andare non diverte più come all'inizio.