Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) di Piergiorgio Odifreddi edito da TEA
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Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)

Editore:

TEA

Edizione:
6
Data di Pubblicazione:
26 settembre 2019
EAN:

9788850254897

ISBN:

885025489X

Pagine:
264
Formato:
brossura
Argomenti:
Problemi e controversie religiose, Storia della Chiesa
Acquistabile con la

Descrizione Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)

Al centro del dibattito tra religiosità e ateismo, questo libro è uno straordinario viaggio dentro le Scritture e lungo la storia della Chiesa, fino ai giorni nostri. Come uomo di scienza, Piergiorgio Odifreddi, considera l'affermazione che quello della Bibbia è l'unico vero Dio una bestemmia nei confronti di Colui che gli uomini di buona fede hanno da sempre identificato con l'Intelligenza dell'Universo e l'Armonia del Mondo. Come cittadino, afferma che il Cristianesimo ha costituito un grave freno per lo sviluppo del pensiero democratico e scientifico europeo, e ritiene che l'anticlericalismo sia oggi più una difesa della laicità dello Stato che un attacco alla Chiesa. Come autore, infine, legge l'Antico e il Nuovo Testamento e le successive elaborazioni dogmatiche della Chiesa per svelarne, con una critica serrata e avvincente, non soltanto le incongruenze logiche ma anche le infondatezze storiche, dando alla Ragione ciò che è della Ragione e facendo emergere dai testi la Verità.

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3 di 5 su 2 recensioni

OdifreddiDi M. Giulia-2 ottobre 2011

L'autore analizza temi noti a chi si interessa di religioni da tempo. Infatti c'è già molto materiale in giro, ma il taglio che Odifreddi ha scelto è particolare (strafottente, oserei dire). In questo testo non viene riportato il falso, tuttavia l'autore non conosce o finge di non conoscere quel famoso principio a me molto caro: vivi e lascia vivere, finché qualcuno non ti crea problemi. La vecchina che prega la Madonna e che crede fermamente di aver visto del sangue uscire da un'ostia non mi crea problemi. Avreste il coraggio di dirle: "Signora, tutto quello in cui crede è una sciocchezza che le hanno saputo vendere abilmente, e lei dovrebbe davvero smetterla di venerare la Madonna"? Che fastidio può dare a Odifreddi (e a tutti noi) una persona del genere? Non ci vuole il signor Piergiorgio, poi, a sottolineare che quando la religione si sposa col potere sono cavoli amari e che nel corso del tempo e in determinate situazioni la religione, e il cattolicesimo in particolare (ecco un'altra pecca del libro. Sempre e solo il cattolicesimo, solo perchè abbiamo il Vaticano sotto il naso) ne han fatte delle belle. Grazie, avevo proprio bisogno di scoprire l'acqua calda. Odifreddi fa parte dello stesso club di Dawkins, quello dei paladini dell'ateismo che vestono alla marinara. Non ho nulla in contrario alla divulgazione del sapere scientifico, anzi, ben venga! È grazie a persone come Galileo eo Giordano Bruno che adesso abbiamo consapevolezze diverse e più giuste. Tuttavia dire alle persone quello in cui non devono credere non è poi un comportamento tanto diverso dal credente che tenta di spacciare la sua visione del mondo per unica verità e auspica a future conversioni di massa. E lo dico da persona che ha messo la religione in stand-by.

Perché non possiamo essere cristianiDi G. Tommaso-23 febbraio 2011

Sono un suo appassionato seguace da sempre. Odifreddi non sfigura neanche come storico della religione, anche se il confronto per me è riduttivo in quanto ho letto solo "In principio era Darwin", libello sintetico dell'opera del grande naturalista. Questo libro è sicuramente ben scritto e documentato e lascia molto materiale su cui pensare. Peccato che sarà inviso proprio a coloro che ne trarrebbero maggiore giovamento, anche a causa dell'atteggiamento generale del Professore, che tra il sornione e lo strafottente, come personaggio è quanto di peggio si possa temere come rappresentante dell'ateismo italiano. Al di là della persona, il libro resta comunque una valida lettura.