La panne. Una storia ancora possibile
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Piccola biblioteca Adelphi
- Traduttore:
- Bernardi E.
- Data di Pubblicazione:
- 2 aprile 2014
- EAN:
9788845928703
- ISBN:
8845928705
- Pagine:
- 87
- Formato:
- brossura
Trama La panne. Una storia ancora possibile
Quattro pensionati - un giudice, un avvocato, un pubblico ministero e un boia - ammazzano il tempo inscenando i grandi processi della storia: a Socrate, Gesù, Dreyfus. Ma certo è più divertente quando alla sbarra finisce un imputato in carne e ossa: come Alfredo Traps, rappresentante di commercio, che il fato conduce un giorno alla villetta degli ex uomini di legge. La sua automobile ha avuto una panne lì vicino, ma lui non se ne rammarica, anzi: pregusta già il lato piccante della situazione. Si ritrova invece fra i quattro vegliardi, che gli illustrano il loro passatempo. L'ospite è spiacente: non ha commesso, ahimè, nessun delitto. Come aiutarli? Niente paura, lo rassicurano: "un crimine si finisce sempre per trovarlo". E se la colpa non viene alla luce, la si confeziona su misura: "bisogna confessare, che lo si voglia o no, c'è sempre qualcosa da confessare". Tra grandi abbuffate e abbondanti libagioni, il gioco si fa sempre più pericoloso, finché il piazzista si avvede d'essere non già un tipo banale, mosso solo da meschine aspirazioni di carriera e sesso, bensì un delinquente machiavellico, capace di usare la sua amante come un'arma infallibile contro il superiore cardiopatico.
Recensioni degli utenti
Impalpabile-10 settembre 2018
L'ho acquistato dopo aver letto una recensione positiva su un quotidiano. Ma l'ho trovato molto deludente. La storia, che potrebbe essere molto divertente, è stiracchiata dove non serve capire e frettolosa dove servirebbe comprendere meglio. Usare termini difficili non è sufficiente a rendere bello un libro.
Insolito-18 luglio 2011
Sembra difficile da credere ma spesso si può venire accusati anche per qualcosa che non si ha fatto, e le conseguenze possono essere terribili, come in questo racconto dal finale incredibile ma soprattutto inaspettato. Alfredo Traps infatti viene convinto da un gruppo di vecchietti di essere l'assassino del suo datore di lavoro...
Bello!-4 febbraio 2011
Un romanzo breve, divertente e piacevole con un finale sorprendente. Ambienti e personaggi sono descritti molto realisticamente e ciò permette al lettore di entrare talmente nella storia che quasi si ha l'impressione di poter gustare l'ottima cena con gli altri invitati. La tensione sale progressivamente durante il racconto, insieme allo sconcerto e ben presto ci si chiede, insieme al sig. Traps: "Ho o non ho commesso questo delitto?" Il colpo di scena finale, piuttosto impressionante, ci mostra che nell'uomo c'è un senso di giustizia che va oltre e al di là delle leggi vigenti e che lo costringe talvolta ad autocondannarsi.