Orley farm
- Editore:
Sellerio Editore Palermo
- Collana:
- La memoria
- Traduttore:
- Mennella C.
- Data di Pubblicazione:
- 21 novembre 2013
- EAN:
9788838931239
- ISBN:
8838931232
- Pagine:
- 1148
- Formato:
- brossura
Descrizione Orley farm
Orley Farm è un romanzo dello scrittore britannico di età vittoriana Anthony Trollope che fu pubblicato per la prima volta a puntate mensili tra il marzo del 1861 e l’ottobre del 1862. Orley Fram è una storia di eredità e di intrighi, dove tra cause giudiziarie e documenti falsificati, scorrono personaggi in grado di rappresentare perfettamente l’età vittoriana. Quando muore, Joseph Mason di Groby Park, lascia la sua tenuta alla famiglia. Un documento da lui firmato, tuttavia, attesta che la proprietà di Orley Farm, nei pressi di Londra, dovrà andare alla sua seconda moglie e a suo figlio. La volontà è scritta con la calligrafia del defunto e vi sono anche tre testimoni a sostegno della decisione presa da Joseph Mason. Dopo una causa civile, Orley Farm viene assegnata alla seconda moglie e a suo figlio. Ma a distanza di vent’anni, la questione si riapre, quando emerge una nuova verità. Anthony Trollope, con Orley Farm, riflette sul giudizio individuale contrapposto all’opinione collettiva e sulla costante minaccia di perdere in un attimo tutto ciò che si dava per scontato.
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Recensioni degli utenti
Puro spirito inglese-21 gennaio 2015
Libro per amanti della letteratura a tutto tondo. Narrata in Italia la vicenda si ridurrebbe a due pagine scarse, ma questo libro – ottocentesco ma vivo – incarna il vero spirito inglese, corretto fino ai limiti dell'autolesionismo. Trollope sa scrivere benissimo e tutto sommato il romanzo, nonostante le mille e passa pagine, scorre velocemente fino alla fine, che si rivela un po' prevedibile, volendo essere cavillosi, ma bisogna tenere presente che siamo comunque di fronte a un romanzo dell'Ottocento. Così la trama si dibatte fra il procedimento giudiziario che incombe su una bella vedova e il conseguenze scandalo sociale, che pregiudica i sentimenti reali. Bugie, sotterfugi, cavilli, passioni vere o inespresse si intrecciano con gusto vittoriano, e alla fine il lettore tira un sospiro di sollievo: per fortuna non siamo inglesi!