Le onde

E' stata brava Nadia Fusini nella traduzione di questo testo inglese di Virginia Wolf... L'autrice, osservando le onde del mare, pensa alla vita come un susseguirsi di onde in movimento perenne. Il ritmo dell'onda scandisce i pensieri di sei amici che raccontano le loro esperienze. Io sono rimasta affascinata dal monologo di questi protagonisti che rendono particolare la lettura di questo romanzo.

Un romanzo di formazione in quanto si parte con cinque bambini che diventeranno adulti anche grazie alla loro amicizia. Un'introspezione tangibile solo con il cuore.

Cinque bambini che diventano cinque adulti, cinque punti di vista su un'unica storia: quella che riguarda la loro amicizia.

Virginia Woolf dimostra in uno dei suoi ultimi romanzi l'elevato livello letterario e di maturazione personale e ideologica raggiunta nel corso di tutta la sua produzione. Il costante tema della fluidità delle onde, simbolo chiaramente allusivo del trascorrere inesauribile del tempo, è qui inserito non solo nelle tematiche dell'opera ma è inscritto nello stile stesso adoperato dall'autrice: sei monologhi che scivolano uno nell'altro inevitabilmente lambendosi e compenentrandosi senza per questa raggiungere mai una univocità oggettiva. L'instabilità di un giudizio totale sul mondo si accompagna qui ad altre tematiche tipicamente woolfiane: il pensiero del suicidio, l'amore, la morte, la conclusione dell'era delle attese fiduciose. Un romanzo che non si può non leggere, esistenzialmente spiazzante.

Forse il libro più ostico della Woolf in cui i protagonisti e i loro pensieri possono facilmente essere confusi. Ma appena si riesce ad addentrarsi nelle loro menti le loro riflessioni, i loro monologhi si rivelano per la loro struggente bellezza e poesia.