€ 12.35€ 13.00 Risparmi: € 0.65 (5%) ![]() e ritira quando vuoiScopri come ![]() ![]() Trama del libroIspirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un "maschietto-vestito-da-donna" salperanno per l'Italia...Recensioni degli utentiScrivi una nuova recensione su La masseria delle allodole e condividi la tua opinione con altri utenti. Voto medio del prodotto: ![]() di D. Benedetta - leggi tutte le sue recensioniÈ la storia che il nonno Yerwant ha raccontato alla piccola Antonia sotto il glicine di una locanda nella montagna bellunese, è la storia della famiglia di Yerwant e quindi anche di Antonia. Antonia è la professoressa Arslan, autrice ma anche, indirettamente, protagonista di questa storia raccontatale cinquanta e più anni prima. È tanto il tempo per maturare e mettere nero su bianco ciò che fu il tremendo genocidio del popolo armeno all'inizio del secolo scorso per mano degli ottomani. Un libro da leggere tutto d'un fiato, appassionante e appassionato, che ci fa conoscere una parte della storia per troppo tempo taciuta quando addirittura negata. Ritieni utile questa recensione? SI NO ![]() di S. Paolo - leggi tutte le sue recensioniProbabilmente per la professoressa Arslan, erede di una famiglia solo in parte sopravvissuta al genocidio armeno, e anche docente di letteratura e scrittrice di saggi, deve essere stato quasi un obbligo dedicarsi alla storia romanzata del dramma del suo popolo, ricostruendo come questo ha toccato i suoi progenitori: lo ha fatto con una ricerca che dà luogo a una scrittura almeno a tratti emozionante e drammatica, anche se di non facile lettura. Il pregio principale dell'opera è certamente quello di riportare all'attenzione una strage che è spesso dimenticata o che si sottovaluta nelle proporzioni; per quanto riguarda l'aspetto romanzesco, si nota una sproporzione tra i momenti drammatici, che sono descritti con rigore e rendono perfettamente, dall'episodio familiare, la tragedia del popolo, e quelli in cui si va a cercare la descrizione minuziosa del particolare rendendo la lettura difficile e talvolta pesante. ![]() di N. Riccardo - leggi tutte le sue recensioniUn vero racconto su uno dei genocidi più difficili e controversi della storia. Quello del popolo Armeno. Fin dalle prime pagine, c'è tanto realismo e crudeltà, a partire dal racconto dello sterminio di una povera famiglia armena, e di come i pochi superstiti cercheranno di ricostruirsi una vita tra mille difficoltà. È un libro che sconvolge dal profondo. ![]() di N. Silvia - leggi tutte le sue recensioniNei libri di storia dello scorso millennio mancava ogni riferimento al genocidio degli armeni, a una pagina sconvolgente che ha messo in luce le radici di situazioni che hanno riflessi anche sull'attualità. Per comprendere anche il significato della parola diaspora. Sono tanti i popoli che hanno sofferto e che non trovano una vera casa nel mondo. Da leggere per capire. ![]() di A. Silvia - leggi tutte le sue recensioniPoetico il linguaggio, estremamente ricercato ed elegante, con cui l'autrice narra la storia di un ramo della sua famiglia, massacrata fino all'ultimo uomo durante la persecuzione degli armeni, le donne costrette ad un viaggio che le porterà, affamate e sfinite, fino ad un'insperata salvezza. Triste e crudele, cruento nel massacro ma sempre descritto con poesia e allusioni nei suoi significati più terrificanti. Nessuno si salva alla crudeltà dei turchi, neppure i bambini. Un massacro poco conosciuto e poco noto, passato sotto silenzio nonostante abbia coinvolto di migliaia e migliaia di persone. Sicuramente da leggere, da riflettere e da non dimenticare. ![]() di L. Stefania - leggi tutte le sue recensioniNon avevo mai letto niente sul genocidio degli armeni, questo libro purtroppo mi ha chiarito bene la vicenda tanto farmi "star male" durante la lettura. L'autrice (di origine armena) racconta la storia della sua famiglia. I fatti elencati sono terribili, drammatici e allucinanti ma la Arslan riesce a farlo con una prosa bellissima che contribuisce a rendere più vivide le scene di crudeltà, i momenti di spensieratezza, di felicità, speranza, e rafforzare tutti i sentimenti presenti in questo libro. ![]() di M. Sercis - leggi tutte le sue recensioniAvendo già letto un altro libro sul genocidio armeno e cioè "Pietre sul cuore", questo l'ho trovato meno emozionante, forse perchè ormai conoscevo meglio la storia del popolo armeno. Certo questo non cambia che il libro meriti di essere letto per approffondire quei terribili avvenimenti, solo che per me non è stato intenso come il precedente libro che ho letto. Comunque consigliato. ![]() di S. Mara - leggi tutte le sue recensioniIl genocidio degli armeni, una tragica vicenda non molto conosciuta. L'autrice, di origine armena, racconta un periodo quasi dimenticato della storia, attraverso le atrocità subite dalla sua famiglia attorno agli anni 20. Spiccano particolarmente le figure femminili, costrette alla sopravvivenza in situazioni disumane. Amaro, atroce, drammatico, per non dimenticare. ![]() di M. Serena - leggi tutte le sue recensioniIl genocidio del popolo armeno è poco conosciuto e raccontato, ma grazie ad alcune testimonianze possiamo avvicinarci alla realtà di quello che successe a questo popolo quasi dimenticato dalla storia. L'autrice di questa testimonianza non ha vissuto la deportazione in prima persona, ma narra quello che sucesse a buona parte della sua famiglia e come i pochi sopravvissuti riuscirono miracolosamente a salvarsi grazie all'aiuto di alcuni angeli custodi che rischiarono la vita pur di fargli fuggire da un destino certo. ![]() di B. Grazia - leggi tutte le sue recensioniTra le tante tragedie umane e drammi legati alla nazionalità e religione questa degli armeni non è tanto conosciuta e raccontata. Questo romanzo mi ha rivelato usanze, modi di vivere, ambienti famigliari poco conosciuti ma interessanti, piacevoli e colorati. La vita viene però sconvolta da imprevisti e da drammi storici che coinvolgono un'intera etnia. ![]() di L. Salvo - leggi tutte le sue recensioniHo apprezzato il libro per avermi chiarito le lacune (anche se non tutte) sul genocidio degli armeni da parte dei turchi, vicenda che risale al 1915. La storia non è stata vissuta dall'autrice in prima persona, alcuni suoi parenti scampati al massacro hanno fornito ad Antonia gli elementi necessari per ricostruire i fatti, un resoconto in cui, ed è l'autrice stessa a sostenerlo, il vero ed il verosimile si intrecciano spesso. ![]() di O. Marco - leggi tutte le sue recensioniLa storia è certamente cruda e tristissima, ed è il motivo delle due stelle, la scrittura ostica, la narrazione lascia molto a desiderare, i personaggi appena accennati, confusi tra loro e fra luoghi e tempi, tanto da risultare fino alla fine complicato seguirne le fila. ![]() di F. Maria - leggi tutte le sue recensioniL'autrice, di origine armena, racconta la storia della sua famiglia e in aprticolare di quel ramo che all'epoca della prima guerra mondiale, subì la persecuzione razziale da parte dei Turchi. Deportati e sterminati,solo alcuni riuscirono a salvarsi fortunosamente. Bellissime le figure femminili. Si legge d'un fiato. ![]() di V. Gianni - leggi tutte le sue recensioniUn racconto amaro ma pieno di gioia di vivere e di speranza. La realtà viene proposta in modo così crudo che sembra impossibile che episodi come quello della masseria possano essere realmente accaduti. Il racconto parte dalla tranquilla vita che una comunità Armena trascorreva serena in una piccola città dell'Anatolia subito prima della prima guerra mondiale e della contemporanea deportazione degli Armeni da quella zona della Turchia, per poi piombare improvvisamente nel truce dramma della pulizia etnica perpetrata in quel periodo dal governo turco. Da qui comincia un susseguirsi di dolori e nefandezze che gli armeni devono sopportare. Nel dettaglio Antonia Arslan racconta le vicende della propria famiglia fino all'epilogo di Aleppo e come queste persone, pur nel dramma della deportazione, non abbiano mai smesso la propria dignità di popolo pacifico e laborioso. Da notare come un argomento così drammatico si sia saputo narrare anche con un pizzico di velata allegria inscenata dalle sornione e simpatiche figure di Ismene, Nazim e del prete Isacco. ![]() di B. Augusto - leggi tutte le sue recensioniuna storia molto tragica e truce che narra, con l'incredibile trasporto e raffinatezza letteraria di Antonia Arsalan, l'odissea di un gruppo di donne armene che tentano di sfuggire al massacro del loro popolo attuato dai turchi all'inizio del xx secolo. L'autrice con l'intensità di chi ha vissuto quei momenti da vicino ripercorre un capitolo tragico della storia del popolo armeno facendo riaffiorare un mondo fatto di tradizioni e ricordi nostalgici intriso di spiritualità, una spiritualità a volte tinta dei toni caldi delle tradizioni orientali e a volte sofferta dei cristiani perseguitati dai turchi. ![]() di B. Dante - leggi tutte le sue recensioniLa vicenda è toccante, anche perchè vera. Ma il modo in cui è stata raccontata non mi è piaciuto, non mi ha coinvolto. ![]() di T. Giacomo - leggi tutte le sue recensioni"La masseria delle allodole" è la storia degli Arlslanian (che in Italia tolsero poi il suffisso -ian), felice famgila armena che vive sotto l'impero turco ai tempi della 1° guerra mondiale. Attraverso gli occhi dei diversi componenti della famiglia, Antonia Arslan narra lo sterminio del popolo armeno pianificato dal governo turco. La situazione soave pre-guerra degli Arslanian si contrappone allo strazio della deportazione e del genocidio. I fatti narrati sono tutti realmente accaduti e ciò fa del libro un documento storico-culturale molto importante che può aiutarci a capire le origini delle tensioni del Vicino Oriente. Lo stile garbato e ricercato della Arslan è poi sicuramente un buon motivo per concedersi la lettura de "La masseria delle allodole". ![]() di G. Giovanni - leggi tutte le sue recensioniuna storia emozionante giocata tutta sul coraggio femminile di donne semplici ma grandi dentro!! 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