Il linguaggio diagnostico. Saggi di pedagogia della comunicazione di Claudio Doliana edito da Edizioni del Rosone
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Il linguaggio diagnostico. Saggi di pedagogia della comunicazione

Data di Pubblicazione:
2019
EAN:

9788833350400

ISBN:

8833350401

Pagine:
188
Formato:
brossura
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Descrizione Il linguaggio diagnostico. Saggi di pedagogia della comunicazione

L'ambito psico-pedagogico, ovvero il mondo della scuola e dei servizi sociali, è diventato il più fertile terreno di conquista per la comunicazione in stile clinico. I saggi contenuti in questo libro, destinati a un pubblico curioso, sono preziosi strumenti per interrogarsi sulle strane realtà che si nascondono sotto le formulazioni diagnostiche, così da sapersi sottrarre al loro potere di soggezione.

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5 di 5 su 1 recensione

Marino B.Di D. Claudio-2 novembre 2021

Pur non trattando direttamente di medicina, questa raccolta di saggi serve a chiarirsi bene le idee attorno al mondo delle patologie, insegnando la differenza fondamentale tra malattia e diagnosi. Una diagnosi non è una malattia, e la confusione riguardante queste due dimensioni della realtà spiega buona parte delle nostre paure contemporanee (esistenti già prima dell'epidemia) . Oggi le diagnosi di "rischio", in particolare, sembrano mantenere un costante livello di allarme nella popolazione: suggestivamente, pagina 65 appare quasi come il presagio di una crisi della comunicazione, impensabile a metà del 2019. Considerando poi gli aspetti di minore attrattiva, va invece osservato che la persona comune potrebbe anche trovarsi a disagio nella lettura di questo volume di ricerche destinate all'università, con registri linguistici molto variabili da saggio a saggio. Tuttavia l'utilità del libro, per chiunque, è evidente: esso induce a meditare su tante cose che crediamo ovvie, come l'uso di linguaggi tecnici supponenti, in qualsiasi ambito e senza alcuna necessità; oppure l'uso di giri di frase che intimoriscono l'interlocutore, e che soddisfano soltanto il nostro inconfessabile gusto di mettere qualcuno in soggezione. In questo senso, si tratta di un libro dissacrante, che tende a riabilitare il gusto per la semplicità nella comunicazione, sia interpersonale che di massa.