Libri dell'autore Luigi Meneghello
Luigi Meneghello (Malo 1922-Thiene 2007) iniziò durante gli studi universitari a lavorare come redattore ausiliario presso il quotidiano «Il Veneto» e a frequentare diversi esponenti dell’antifascismo. Nel gennaio del 1943, Meneghello fu spedito alla scuola di addestramento alpini a Merano e fu poco dopo, in seguito alla firma dell’armistizio dell’8 settembre, che lo scrittore entrò nella lotta partigiana. Altopiano di Asiago e colli Berici furono le zone in cui l’autore e il suo reparto organizzarono la resistenza. Il dopoguerra lo vide politicamente impegnato con il Partito d’azione e vincitore di un concorso per un anno di studi presso l’Università di Reading. Qui, alla fine, si stabilì e diresse il Dipartimento di studi italiani fino al 1980, anno in cui si trasferì a Londra. In parallelo, tradusse opere per l’amico e editore Neri Pozza e collaborò con la BBC per un programma di divulgazione sulla letteratura italiana. Il suo esordio come scrittore avvenne nel 1963 con “Libera Nos a Malo” e l’anno seguente con i “Piccoli maestri”. Il primo romanzo si focalizza sugli anni giovanili dell’autore e sulla vita nella provincia vicentina di metà secolo, mentre il secondo lavoro è dedicato alla sua esperienza partigiana. “Bau-Séte”, incentrato sui suoi vent’anni e sull’Italia del dopoguerra, “Pomo pero. Paralipomeni di un libro di famiglia” e “Il dispatrio”, dove confronta lo stile di vita italiano con quello inglese, sono altre tre eccezionali opere di Meneghello. Diversi furono i premi e i riconoscimenti ricevuti, tra cui quello postumo di Feltrinelli per l’Accademia dei Lincei nel 2007. Meneghello si spense nella sua casa di Thiene, dove era tornato pochi anni prima, il 27 giugno 2007.