Cristiano Cavina, nato a Faenza nel 1974, riporta in letteratura le proprie esperienze di vita, la sua famiglia e i luoghi che l’hanno visto crescere. “Alla grande”, il romanzo d’esordio, racconta la sua infanzia a Casola Valsenio mentre gli anni delle superiori sono il periodo preso in considerazione in “Inutile intrappolare i sogni”. “Frutti dimenticati”, romanzo pluripremiato, affronta il tema della paternità vissuta come neo papà e come figlio ed è “Nel paese di Tolintesàc” che narra la vita di sua nonna e della propria cerchia familiare. Legati alle esperienze lavorative, rispettivamente quella nella cava di gesso e quella in pizzeria, sono i libri “Scavare un buco” e “La pizza per autodidatti”. L’ultimo romanzo di Cavina, “Fratelli nella notte”, si discosta in parte dalle precedenti opere per affrontare il rapporto tra due fratelli durante gli ultimi anni della Seconda guerra mondiale.