Lettera a una professoressa di Lorenzo Milani edito da Mondadori

Lettera a una professoressa

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
12 giugno 2017
EAN:

9788804683926

ISBN:

8804683929

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Lettera a una professoressa

Manifesto che ha reso celebre in tutto il mondo don Milani e la scuola di Barbiana, "Lettera a una professoressa" ha lasciato segni profondi nella cultura e nella società, nonostante travisamenti e strumentalizzazioni. Frutto di una scrittura collettiva sostenuta da un imponente lavoro preparatorio e di cesello linguistico, questo libro-icona rivendica il diritto allo studio di fronte a una realtà scolastica che riproduceva ferocemente le diseguaglianze sociali. E ancora oggi rivolge alla classe docente il suo appassionato appello morale e civile, il rivoluzionario messaggio di un sacerdote convinto che un maestro amante del vero e del giusto può cambiare il mondo. Postfazione di Alberto Melloni. Con uno scritto di Pietro Citati. A cinquant’anni dalla morte di Don Milani, Mondadori ripubblica uno dei suoi scritti più famosi e dibattuti: “Lettera a una professoressa”. Il libro, pubblicato nel maggio del 1967 e scritto da Don Milani insieme ai suoi alunni, è una riflessione profonda sul sistema educativo italiano e una critica puntuale alla gestione dell’istruzione da parte dei governi nel secondo dopoguerra. In poco tempo, questo opuscolo è diventato il manifesto di un nuovo modello d’insegnamento e la rivendicazione dell’importanza che ha una scuola dell’obbligo più inclusiva e meno elitaria per tutti. Appena pubblicate, le pagine di “Lettere a una professoressa” sono state una guida per le proposte sessantottine di riforma scolastica, una fonte di discussione nelle aule universitarie e un oggetto di rappresentazione teatrale alla Biennale di Venezia nel 1968. Sono state, anche, oggetto di critica, censura e disapprovazione. “Lettera a una professoressa” è un j’accuse alle disparità e alle storture di un sistema didattico ancora lontano dal garantire veramente il diritto allo studio e un’opera, ancora oggi, ricca di spunti da approfondire. Un testo, come ha scritto Vanessa Roghi per «Internazionale», che: “Bisogna rileggere […] a partire dalle proprie domande e dalle proprie esperienze”.

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