Il leopardo dagli occhi di ghiaccio. Sulle tracce di grandi carnivori e altri animali

Sandro Lovari è un etologo e un sognatore. Per questo il suo reportage dei viaggi tra i continenti attiva nel lettore il desiderio di prendere e iniziare a conoscere altre specie animali. Il leopardo dagli occhi di ghiaccio è una sorta di diario e una specie di parentesi nella vita dell’etologo di Siena che può contare Piero Angela tra i suoi estimatori. In mezzo ai leopardi delle nevi, Lovari, accompagnato dalla sua squadra formata dalla consorte e dalle varie guide, compie i suoi studi oltre i quattromila metri di altitudine, nell’Himalaya nepalese. Dopo il successo di L’enigma delle pecore blu, Lovari ci porta così dentro ad un altro viaggio fatto dall’etologo tra gli anni Ottanta e Novanta. Il leopardo dagli occhi di ghiaccio è un excursus tra momenti e scoperte fatte in Africa o in Asia e tra una galleria di animali veramente preziosi e curiosi. Tra le tigri che mangiano gli esseri umani e i leopardi che vivono ad altitudini e a condizioni impressionanti, Sandro Lovari sembra essere un avvistatore e osservatore attento, che cerca sempre di rispettare la natura che lo circonda e di diventarne attore passivo. Il leopardo dagli occhi di ghiaccio non è solo il seguito del precedente saggio sulle pecore blu, ma è un vero e proprio diario di etologia e un prezioso lasciapassare ad un mondo di solito concesso solo a pochi.