Descrizione Istruzioni per l'uso del lupo
Una meditazione sul senso della critica letteraria e sulla necessità della ricerca di un lessico in grado di esprimere il proprio "debito grandissimo contratto con la letteratura, un debito di conoscenza e non di consolazione". Scritta in forma di lettera all'amico Marco Lodoli, la riflessione dell'autore parte dal presupposto che il linguaggio tecnico dell'Accademia e del giornalismo culturale abbia creato una codificazione artificiosa se non mortifera della trasmissione della cultura. Il tecnicismo ha finito per allontanare la letteratura dalla sua sorgente primaria, cioè dall'uomo e dalle sue emozioni, dal dolore, dalla felicità, dalla paura. Da qui la necessità vitale di creare un linguaggio critico naturale, di trovare "le parole giuste per dire la cosa", un metodo per avvicinare il lupo, quel temibile, inafferrabile sentimento del bello che assomiglia "alla felicità e alla paura di essere vivi".
Recensioni degli utenti
Istruzioni per l'uso del lupo-8 ottobre 2010
Un libro fondamentale,da leggere e rileggere,sottolineare,consumare.Non è solo un breve saggio sulla critica letteraria,ma molto di più:una ricognizione rapida e lucida dell'anima degli uomini.Trevi è riuscito a scovare l'aspetto più nascosto della letteratura:la possibilità di usare il dolore per stupirsi della bellezza del mondo.Un delitto non leggerlo.