Io sono Dot

Niente è stato facile per Dorothy «Dot» Sherman. Ma se mai c'è stata una ragazzina capace di prendere la vita e rivoltarla, be', è lei. A diciassette anni, quando hai un padre uscito a comprare le sigarette e mai tornato, una madre buona a nulla, un fratellino re delle caccole e una sorella regolarmente gonfiata di botte dal marito, non sono molte le persone su cui puoi contare. Cosí Dot fa la cameriera sui pattini e si difende come può, anche menando le mani. Finché, un giorno, un tizio di nome Elbert, che dichiara di essere uno zio, si installa nella roulotte di famiglia. Per quel che ne sa Dot, Elbert potrebbe essere un serial killer - del resto qualche piccolo trascorso criminale ce l'ha - ma alla fine l'uomo si rivelerà il più sensato della famiglia. E, dopo anni di frustrazioni e delusioni, forse anche per Dot la ruota potrebbe girare. Non poteva mancare a lungo: Joe R. Lansdale, uno dei più prolifici e amati autori contemporanei, è ritornato nelle librerie nostrane con Io sono Dot, una raccolta di racconti che aggiunge un nuovo tassello al fortunato ciclo di Hap & Leonard. Chi conosce Lansdale non può non aver mai avuto a che fare con il duo di bizzarri ed esilaranti investigatori, protagonista di una decina di opere dello scrittore texano come Una stagione selvaggia, Mucho Mojo, Capitani oltraggiosi o il più recente Devil Red. Hap Collins (bianco, liberal e donnaiolo) e il suo socio Leonard Pine (nero, conservatore e gay) sono apparentemente una coppia di poliziotti davvero improbabile, ma in realtà le loro differenze li rendono invincibili e capaci di captare ogni fenomeno strano che si aggiri nelle loro vicinanze. Anche stavolta dovranno vedersela con pericolosi rapinatori, spacciatori di crack e la “Dixie Mafia”. Non mancheranno, come al solito, sparatorie e risse, grazie ai metodi spicci, ma comunque efficaci dei due detective. Con uno stile noir che non dimentica mai l’umorismo, Io sono Dot è un altro piccolo gioiello letterario del narratore e sceneggiatore Joe R. Lansdale. La sua penna originale ha infatti creato due personaggi bizzarri e indimenticabili, una sorta di archetipi letterari che rimarranno nelle pagine del genere giallo.