Introduzione allo studio di s. Agostino di Étienne Gilson edito da Marietti

Introduzione allo studio di s. Agostino

Editore:

Marietti

Collana:
Filosofia
Traduttore:
Venanzi Ventisette V.
Data di Pubblicazione:
1 marzo 1997
EAN:

9788821186080

ISBN:

8821186083

Pagine:
317
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Descrizione Introduzione allo studio di s. Agostino

Étienne Gilson (Parigi 1884 - Cravant 1978), formatosi alla Sorbona, subì l'influsso di H. Bergson e di L. Lévy-Bruhl. Insegnò presso le università di Lilla (1913) e di Strasburgo (1919); fu poi professore di filosofia medievale alla Sorbona nel 1921, e nel 1923 insegnò al Collège de France. Dal 1929 fu direttore del Pontificio Istituto di Studi Medievali a Toronto.Accademico di Francia, è da considerarsi come uno dei maggiori storici del pensiero filosofico medievale. Di Gilson Marietti ha pubblicato: “Introduzione allo studio di Sant'Agostino” (1983).La collana “I Kaladri” si inserisce nella “collana di filosofia” della nostra casa editrice con due volumi di enorme importanza: Gilson e Fabro.

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4 di 5 su 1 recensione

Introduzione allo studio di sant'AgostinoDi c. lello-27 settembre 2011

Quando si parla di filosofia cristiana con Gilson si va sempre sul sicurom, non si potrebbe chiedere di più e di meglio a chi introduce al pensiero di un filosofo, teologo e uomo di Chiesa complesso e profondo quale fu il Vescovo di Ippona. Quelli che non tornano, invece, sono i miei conti personali con il teologo e filosofo Agostino. Non riesco a perdonargli infatti né la folle teologia del peccato originale che, dopo di lui, ha infettato la Chiesa, seminandovi discordia e confusione per secoli, né la sua pervicace convinzione che "fuori dalla Chiesa non c'è salvezza" (Extra Ecclesiam nulla salus) . Ultima affermazione, in particolare, discendeva la necessità, per l'autorità religiosa e finanche politica, di "obbligare a star dentro" la Chiesa (compelle intrare) anche quelli che proprio non intendevano starci. Tutto ovviamente per il loro bene e allo scopo della loro Salvezza terrena e ultraterrena. Inutile spiegare quali conseguenze ha avuto questo atteggiamento, diciamo così, "compulsivo", sul rapporto con gli "eretici" e i "pagani" dei suoi tempi e di quelli successivi. Non ricordo chi disse che Agostino ha trascorso la seconda parte della vita a far la guerra a tutto ciò che aveva amato e seguito nella prima. Molto ben detto. E sappiamo anche quanto sia smisurato e acritico, a volte, lo zelo del convertito.