L'ingegnere in blu
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Piccola biblioteca Adelphi
- Data di Pubblicazione:
- 16 gennaio 2008
- EAN:
9788845922404
- ISBN:
8845922405
- Pagine:
- 160
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Letteratura, storia e critica: narrativa, romanzieri e scrittori di prosa
Libro L'ingegnere in blu di Alberto Arbasino
Trama libro
Gadda, che come uno dei suoi celebri doppi - Angeloni, il solitario commendatore prosciuttòfilo del Pasticciaccio - apparteneva alla categoria di coloro che "vissero e morirono foglie secche", dei celibi intransigenti insomma, non ha mai proliferato né intrattenuto progenie alcuna, neppure in senso lato. Eppure il destino sembra averlo, per vie misteriose, risarcito. Negli anni Cinquanta, quando molti critici lo consideravano solo un "eccentrico", per non dire un umorista "cincischiato", Gadda trova in una piccola schiera di scrittori 'irregolari' e 'sperimentali', degli ammiratori disinteressati ed entusiasti. Fra quei 'nipotini' - secondo una definizione diventata col tempo categoria critica - c'è soprattutto Alberto Arbasino, che dal grande macaronico sembra avere ereditato non solo la derisoria violenza della scrittura, ma anche la cultura cosmopolita ed eclettica, lo humour travolgente, l'insofferenza per la grammatica dei Pedanti, l'estraneità, in altre parole, alla sciapa 'minestrina collettiva'. Finalmente, all'Ingegnere Arbasino ha dedicato un ritratto che forse è anche un autoritratto, dove ora gli lascia la parola e si sottrae come uno scrupoloso, zelante scrivano, ora si concede appassionati esercizi di lettura, ora mescola alla voce di Gadda la sua, regalando, briosi calembours, ricordi personali e amene celie, ironiche filologie e fonologie, "l'aura del tempo" che i giovani fans di allora cercavano di trasmettere a quel signore in blu ritroso ma pieno di curiosità.
Recensioni degli utenti
Gran bel ritratto - 22 aprile 2012
In questo librino Arbasino traccia un ritratto biografico ed artistico dell'Ing. Gadda, delle sue preferenze artistiche, del suo accostamento meticoloso e metodico alla vita, sopratutto a quella da scrittore; del contrasto, contraddittorio, tra il suo apparire cosi timido e dimesso, e la sua scrittura: furente e travolgente come un fiume in piena. Arbasino fu discepolo e poi amico di Gadda, e rimembrando il suo maestro ci dona, attraverso la sua esistenza ed i suoi appunti, il ritratto di un'epoca e di un'Italia che non esistono più.
L'ingegnere in blu - 2 aprile 2011
Discreto, non me la sento proprio di assegnargli il massimo dei voti. Arbasino ha uno stile delizioso: ironico, garbato, pettegolo ma rispettoso. Ma insostenibilmente leggero, per dirla alla Kundera: nel senso che è così ricco di rimandi culturali, citazioni, autoreferenzialità, che qualunque sua cosa sia più lunga di 20 righe fa venire il mal di testa. Per cui anche un libretto del genere, che racconta un Gadda originale e vissuto in prima persona, va centellinato. E letto avendo accanto un'enciclopedia, per capire ogni citazione. Peccato.