Gli enigmi del caso. Vicissitudini di un matematico
- Editore:
Bollati Boringhieri
- Collana:
- Gli archi
- Traduttore:
- Sampieri U.
- Data di Pubblicazione:
- 16 marzo 1995
- EAN:
9788833909059
- ISBN:
8833909050
- Pagine:
- 168
Descrizione Gli enigmi del caso. Vicissitudini di un matematico
Non è solo l'autobiografia di un matematico geniale, è anche la testimonianza lucida e viva di un intellettuale polacco con profonde radici nella cultura mitteleuropea, di uno scienziato ebreo che ha respirato gli umori e i veleni, ristagnanti sul Vecchio Continente alla vigilia dell'olocausto. Così la storia della vita di Kac esemplifica assai bene le vicende di tanti uomini di cultura costretti all'esilio, che cercarono nel Nuovo Mondo una speranza e un'alternativa. Su questo sfondo la matematica appare come una costante ragion di vita: non un'ideale di asettica purezza, ma uno strumento vitale per indagare i misteri della natura.
Recensioni degli utenti
Gli enigmi del caso-13 luglio 2011
E' una buona biografia, tuttavia indulge spesso in spiegazioni di carattere avanzato sulle teorie matematiche. Scrivere un'autobiografia non è mai troppo semplice, ma quando si è un matematico la cosa è ancora più complessa, visto che in fin dei conti bisognerebbe anche parlare del proprio lavoro in maniera comprensibile ai più. In questo caso secondo me non si è arrivati al risultato richiesto. A parte una certa piattezza del testo - che secondo me è più legata alla prosa originale di Kac che alla traduzione - le parti matematiche del libro sono scritte in modo da spaventare il lettore. Un peccato, per vari motivi. In primo luogo, perché le formulacce piazzate qua e là nella parte centrale non erano poi così importanti per capire almeno qualitativamente il campo di studio di Kac (processi casuali). Inoltre, perché così si perdono le parti interessanti: il racconto della sua gioventù in Polonia (ed essere un ebreo non aiutava affatto anche prima dell'invasione hitleriana), e il suo punto di vista su come la matematica pura sia assolutamente sterile, perché i problemi dobbiamo trovarceli e non porceli. Non che io sia così d'accordo su quest'ultimo punto, però ha una sua logica.