\u00ab\"L'angelo di Monaco\" ha tutti i numeri, e non solo, per diventare un bestseller perch\u00e9 ad una storia dimenticata dalla Storia coniuga uno stile di scrittura letteraria e al contempo che rievoca atmosfere cinematografiche, ma con un ritmo vorace come le nuove serie televisive.<\/i>\u00bb Il Giornale - Gian Paolo Serino<\/b>
\u00ab\"L'angelo di Monaco\" \u00e8 realt\u00e0 storica, ma indubbiamente allo stesso tempo la supera, grazie a ci\u00f2 che la realt\u00e0 di per s\u00e9 non potr\u00e0 mai avere: qualcuno che se ne faccia cantore. Qualcuno che sia accurato, entusiasta, emozionante, immaginifico narratore.<\/i>\u00bb Il Corriere della Sera - Donato Carrisi<\/b>
Monaco, settembre 1931<\/strong>. Il commissario Sigfried Sauer \u00e8 chiamato con urgenza in un appartamento signorile di Prinzregentenplatz, dove la ventiduenne Angela Raubal, detta Geli, \u00e8 stata ritrovata senza vita nella sua stanza chiusa a chiave. Accanto al suo corpo esanime c\u2019\u00e8 una rivoltella: tutto fa pensare che si tratti di un suicidio. Geli, per\u00f2, non \u00e8 una ragazza qualunque, e l\u2019appartamento in cui viveva ed \u00e8 morta, cos\u00ec come la rivoltella che ha sparato il colpo fatale, non appartengono a un uomo qualunque: il suo tutore legale \u00e8 \u00abzio Alf\u00bb, noto al resto della Germania come Adolf Hitler, il politico pi\u00f9 chiacchierato del momento, in parte anche proprio per quello strano rapporto con la nipote, fonte di indignazione e scandalo sia tra le file dei suoi nemici, sia tra i collaboratori pi\u00f9 stretti. Sempre insieme, sempre beati e sorridenti in un\u2019intimit\u00e0 a tratti adolescenziale, le dicerie sul loro conto erano persino aumentate dopo che la bella nipote si era trasferita nell\u2019appartamento del tutore.<\/p>
Sauer si trova da subito a indagare, stretto tra chi gli ordina di chiudere l\u2019istruttoria entro poche ore e chi invece gli intima di andare a fondo del caso e scoprire la verit\u00e0, qualsiasi essa sia. Hitler, accorso da Norimberga appena saputa la notizia, conferma di avere un alibi inattaccabile. Anche le deposizioni dei membri della servit\u00f9 sono tutte perfettamente concordi. Eppure \u00e8 proprio questa apparente incontrovertibilit\u00e0 dei fatti a far dubitare Sauer, il quale decide di approfondire. Le verit\u00e0 che scoprir\u00e0, cos\u00ec oscure da far vacillare ogni sua certezza professionale e personale, lo spingeranno a decisioni dal cui esito potrebbe dipendere il futuro stesso della democrazia in Germania\u2026 Sullo sfondo di una Repubblica di Weimar moribonda, in cui si avvertono tutti i presagi della tragedia nazista, L\u2019angelo di Monaco \u00e8 un thriller in miracoloso equilibrio tra inoppugnabile realt\u00e0 storica e avvincente finzione, un viaggio all\u2019inseguimento di uno scampolo di verit\u00e0 in grado, forse, di restituire dignit\u00e0 alla prima, vera vittima della propaganda nazista: la giovane e innocente Geli Raubal. <\/p>","gtin":"9788830455375","mpn":"","image":"https:\/\/img2.libreriauniversitaria.it\/EIT\/280\/537\/9788830455375.jpg","name":"Ebook L'angelo di Monaco","offers":{"@type":"Offer","url":"https:\/\/www.libreriauniversitaria.it\/ebook\/9788830455375\/autore-fabiano-massimi\/ebook-l-angelo-di-monaco.htm","priceCurrency":"EUR","price":9.99,"itemCondition":"https:\/\/schema.org\/NewCondition","availability":"https:\/\/schema.org\/InStock","seller":{"@type":"Organization","name":"Libreria Universitaria"}}}]
«L’angelo di Monaco è realtà storica, ma indubbiamente allo stesso tempo la supera, grazie a ciò che la realtà di per sé non potrà mai avere: qualcuno che se ne faccia cantore. Qualcuno che sia accurato, entusiasta, emozionante, immaginifico narratore.» Corriere della Sera - Donato Carrisi
«"L'angelo di Monaco" ha tutti i numeri, e non solo, per diventare un bestseller perché ad una storia dimenticata dalla Storia coniuga uno stile di scrittura letteraria e al contempo che rievoca atmosfere cinematografiche, ma con un ritmo vorace come le nuove serie televisive.» Il Giornale - Gian Paolo Serino
«"L'angelo di Monaco" è realtà storica, ma indubbiamente allo stesso tempo la supera, grazie a ciò che la realtà di per sé non potrà mai avere: qualcuno che se ne faccia cantore. Qualcuno che sia accurato, entusiasta, emozionante, immaginifico narratore.» Il Corriere della Sera - Donato Carrisi
Monaco, settembre 1931. Il commissario Sigfried Sauer è chiamato con urgenza in un appartamento signorile di Prinzregentenplatz, dove la ventiduenne Angela Raubal, detta Geli, è stata ritrovata senza vita nella sua stanza chiusa a chiave. Accanto al suo corpo esanime c’è una rivoltella: tutto fa pensare che si tratti di un suicidio. Geli, però, non è una ragazza qualunque, e l’appartamento in cui viveva ed è morta, così come la rivoltella che ha sparato il colpo fatale, non appartengono a un uomo qualunque: il suo tutore legale è «zio Alf», noto al resto della Germania come Adolf Hitler, il politico più chiacchierato del momento, in parte anche proprio per quello strano rapporto con la nipote, fonte di indignazione e scandalo sia tra le file dei suoi nemici, sia tra i collaboratori più stretti. Sempre insieme, sempre beati e sorridenti in un’intimità a tratti adolescenziale, le dicerie sul loro conto erano persino aumentate dopo che la bella nipote si era trasferita nell’appartamento del tutore.Sauer si trova da subito a indagare, stretto tra chi gli ordina di chiudere l’istruttoria entro poche ore e chi invece gli intima di andare a fondo del caso e scoprire la verità, qualsiasi essa sia. Hitler, accorso da Norimberga appena saputa la notizia, conferma di avere un alibi inattaccabile. Anche le deposizioni dei membri della servitù sono tutte perfettamente concordi. Eppure è proprio questa apparente incontrovertibilità dei fatti a far dubitare Sauer, il quale decide di approfondire. Le verità che scoprirà, così oscure da far vacillare ogni sua certezza professionale e personale, lo spingeranno a decisioni dal cui esito potrebbe dipendere il futuro stesso della democrazia in Germania… Sullo sfondo di una Repubblica di Weimar moribonda, in cui si avvertono tutti i presagi della tragedia nazista, L’angelo di Monaco è un thriller in miracoloso equilibrio tra inoppugnabile realtà storica e avvincente finzione, un viaggio all’inseguimento di uno scampolo di verità in grado, forse, di restituire dignità alla prima, vera vittima della propaganda nazista: la giovane e innocente Geli Raubal.