Trama E l'eco rispose
Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a Kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra. Seguendo i suoi personaggi e le ramificazioni delle loro vite e delle loro scelte, la storia si snoda in un quadro sempre più ampio e carico di emozioni da cui il lettore resta totalmente catturato. Un grande romanzo che si inserisce perfettamente nel solco già tracciato dai suoi romanzi precedenti, Il cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli.
Recensioni degli utenti
Difficile seguire le vicende di tutti i personaggi-14 ottobre 2014
Ho letto gli altri due libri dello stesso autore, e devo dire che mi sono piaciuti molto più di questo. Questo libro, che peraltro ho letto fino alla fine, mi è sembrato piuttosto confuso, e ho fatto molta fatica a seguire le vicende dei vari personaggi, che a mio parere sono troppi. Ogni singola storia si riesce a leggere bene, in maniera scorrevole, ma riuscire poi a "concatenarle" è un'altra faccenda. Peccato, mi aspettavo decisamente qualcosa di più da questo scrittore che in passato ho amato parecchio.
Stile di scrittura diverso dal solito-27 luglio 2014
Questo libro di Hosseini ha uno stile di scrittura diverso dal solito. Ci sono varie storie, nei diversi capitoli, che in prima battuta sembrano indipendenti ma che poi trovano il loro collegamento. Questo, all'inizio, crea al lettore un po' di confusione nella lettura. Rimane però la sensazione del profondo amore dello scrittore nel raccontare le varie vicende di questa terra, sensazione che si avvertiva già nei precedenti libri e che però, forse, in questo si sente un po' in tono minore. Un libro interessante da leggere.
Scorrevole ma poco avvincente-5 giugno 2014
Stavolta Hosseini mi ha delusa. Lo stile narrativo salta da un personaggio all'altro e da un'epoca all'altra, rendendo difficile seguire il filo della storia. All'improvviso spuntano episodi di personaggi appena accennati e poco caratterizzati (ad es quello della bambina ferita dallo zio, che diverrà una scrittice e pubblicherà la sua storia, e quello del suo protettore). Deludente poi l'incontro dei due fratelli, che si ritrovano forse troppo tardi. La traduzione ottima, come al solito, permette comunque di arrivare agevolmente fino all'ultima pagina.
E l'eco rispose-23 novembre 2013
Bellissimo romanzo uscito dalla penna di uno scrittore straordinario, che ci ha già regalato romanzi stupendi e toccanti raccontandoci le storie di un paese martoriato, di un popolo e di una cultura lontani da noi anni luce, ma soprattutto storie di famiglie. In questo nuovo libro la storia dura generazioni, con vari protagonisti, ognuno con una vita, delle scelte e un futuro differente; l'Afghanistan questa volta non è in primo piano, ma il libro merita veramente, anche se non è al livello dei precendenti due. Consigliatissimo!
Non una storia afghana-11 agosto 2013
Questa volta l'Afghanistan di Hosseini è sullo sfondo, e in primo piano ci sono i valori della famiglia, una famiglia che si perde, si disperde ma si ritrova nonostante i suoi membri si trovino a migliaia di chilometri gli uni dagli altri. Tenero e delicato, ma anche imperioso nel metterci davanti a realtà che molto spesso rifiutiamo di vedere; da consigliare a tutti i giovani che, come è naturale alla loro età, vedono nella famiglia solo una limitazione, e non il luogo dei sentimenti.