Dossier Odessa

Se mi chiedessero qual è il libro più bello di Frederick Forsith non saprei rispondere, ma sicuramente Dossier Odessa è tra i migliori. Bello dalla prima all'ultima pagina, ha tutto quello che puoi cercare in una spy story: suspance, formazione e strategie per diventare una spia, cioè solo da questo libro imparerai almeno l'ottanta per cento di quello che c'è da sapere sul mondo dello spionaggio.

Romanzo interessante, ma molto crudo: a poche pagine dall'inizio, infatti, si legge, in un diario appartenuto ad un ebreo sopravvissuto del campo di concentramento di Riga, la descrizione, quasi dettagliata, delle atrocità commesse dai nazisti durante la II Guerra Mondiale. Questo episodio è il punto di partenza per le indagini condotte dal protagonista: un giornalista molto coraggioso che sfida tutto il sistema pur di rendere giustizia alle vittime che, ormai, non hanno più voce per gridare. L'intreccio e l'avventura sono i pilastri su cui poggia il romanzo la cui lettura, tuttavia, procede con difficoltà a causa della presenza di numerosi personaggi e di riferimenti ad alleanze politiche. La storia, tuttavia, merita di essere letta poichè offre un ulteriore punto di vista sugli ormai troppo noti episodi legati al nazismo.

Uno dei migliori libri di Frederych Forsyth. Ho letto parecchi anni fa questo libro, ma devo dire che mi è rimasto molto impresso per il ritmo e la suspense che si percepiva a ogni pagina. Nei seguenti libri dello scrittore si è mantenuto su un buon livello, ma non come in questo.

Intrigante ma un po' lenta questa storia di spionaggio che si basa sulla storia della vera organizzazione incaricata di permettere ai nazisti di trovare riparo dopo la seconda guerra mondiale. Nel complesso il romanzo è godibile ed i personaggi credibili, sebbene il ritmo risulti un po' appesantito