La donna mancina
- Editore:
Guanda
- Collana:
- Narratori della Fenice
- Traduttore:
- Carpi A. M.
- Data di Pubblicazione:
- 12 marzo 2020
- EAN:
9788823525559
- ISBN:
8823525551
- Pagine:
- 144
- Formato:
- brossura
Trama La donna mancina
Ogni notte, nel salotto vuoto di Marianne risuonano le parole della stessa canzone, The Left-Handed Woman: «Vederti in un continente straniero / io vorrei / perché finalmente in mezzo agli altri / ti vedrei sola...» Sono versi che evocano il destino di solitudine scelto dalla protagonista e il suo non essere mai conforme alle aspettative. Tutto ha inizio da un'illuminazione: la mattina dopo aver passato una notte d'amore con il marito Bruno, appena rientrato da un viaggio di lavoro, senza alcun motivo apparente decide di lasciarlo. È a questo punto che, rimasta nella sua casa con il figlio di otto anni, Marianne può cominciare una nuova vita; immersa in un'aria sospesa e malinconica, riprende il lavoro da traduttrice e, impermeabile a critiche e incomprensioni, respinge ogni tentativo di seduzione. In questo romanzo, Peter Handke registra le vicende di Marianne e di chi si muove attorno a lei con il distacco e la discrezione di una macchina da presa. Una narrazione essenziale, attenta al gesto più quotidiano, ci mostra l'anima di una donna che, attraverso un isolamento desiderato e sofferto, tenta di trovare se stessa.
Recensioni degli utenti
La donna mancina-6 luglio 2011
Reso celebre dalla trasposizione cinematografica, non mantiene del tutto le attese. Una moglie con figlio piccolo chiede al marito di andarsene per essere totalmente autonoma col suo scarso lavoro di traduttrice. Non cederà alle lusinghe neppure del suo ricco editore e di un ex attore in rovina incontrato in un centro commerciale. Sarà se stessa col proprio bambino. Non si va oltre, non c'è un approfondimento maggiore o una maggiore articolazione del racconto. Freddo, glaciale, quasi senza emozioni. Per me non molto comprensibile.
La donna mancina-15 febbraio 2011
Accordategli un'altra possibilità, poi mi direte. Ne ha tratto un film Wenders, sarà questa la ragione per la quale non ho capito granché del raccontino di Handke. Una moglie con figlio piccolo chiede al marito di andarsene per essere totalmente autonoma col suo scarso lavoro di traduttrice. Non cederà alle lusinghe neppure del suo ricco editore e di un ex attore in rovina incontrato in un centro commerciale. Sarà se stessa col proprio bambino. Non si va oltre, non c'è un approfondimento maggiore o una maggiore articolazione del racconto. Freddo, glaciale, quasi senza emozioni. Per me non molto comprensibile.