Dieci gocce di Giorgio Todde edito da Sperling & Kupfer

Dieci gocce

Data di Pubblicazione:
9 giugno 2009
EAN:

9788888320366

ISBN:

8888320369

Pagine:
277
Formato:
brossura
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Trama Dieci gocce

Che sollievo per Mario tenere a bada le sue ansie con le "dieci gocce" prodigiose che il medico di famiglia gli ha prescritto. Da sempre, per arginare la paura di stare al mondo, ha adottato una serie di rigide contromisure: niente amici, niente donne, niente vacanze, niente divertimenti, nessun rischio. Alle inevitabili conseguenze di ogni azione, Mario oppone l'immobilità e solo quando si ritira in ufficio, a cesellare pratiche con un linguaggio poetico e dolce, per renderle, dice lui, più "umane", ha l'impressione di sentirsi meglio. Ma è una parentesi effimera, perché l'ansia è sempre in agguato... Per cambiare qualcosa non basta la fantasia, occorre muoversi, agire. Glielo ricorda ogni giorno la madre, crudele e impietosa. Con uno sforzo immane, Mario decide di sposare Alda, che lo ha sedotto ed eccitato con il candore del suo collo e il modo di star seduta tenendo unite le belle ginocchia. E il primo salto nel buio, la prima vera sfida alla sua nevrosi. Cui seguono altre prove, impegnative e cariche delle temute conseguenze, fino alla consapevolezza che il mondo è affollato da persone spaventate come lui. Per soffrire di meno bisogna aiutarsi, inventarsi una qualche forma di tutela. Ed è così che nasce l'Ufficio Protezione contro il dolore. Ma ormai il meccanismo delle conseguenze è diventato incontrollabile e Mario, sfinito, non ce la fa più...

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

Un romanzo filosoficoDi c. lorenzo-1 maggio 2012

Particolare romanzo che ottiene di coinvolgerti nonostante la conformità dei suoi personaggi e del contesto. Contrariamente a molti altri scrittori sardi, Todde riesce ad uscire dal limitare tradizionalista della letteratura isolana, non con le sue elucubrazioni spaziali, ma con la psicologia dei suoi personaggi. Interessante l'analisi emotiva del personaggio nella prima metà del romanzo che dopo un po' però si perde in toni ripetitivi grotteschi e onirici.

Un libro color "carta da zucchero"Di b. ilaria-7 settembre 2010

Questo romanzo ha un ottimo inizio, ma non è poi in grado di mantenere alto l'interesse del lettore. Diventa mano a mano noioso, deprimente e avvolge chi si accinge a leggerlo in una spirale di triste psicosi. Probabilmente un pizzico d'ironia in più non avrebbe guastato!