Portatile

Bonnie Nadell, Karen Green e Michael Pietsch hanno curato un’antologia dedicata a quella che il «New York Times» ha definito la «mente migliore della sua generazione», alias David Foster Wallace. Brani tratti dai suoi romanzi, estratti di saggi, racconti e materiale didattico sono stati usati per comporre “Portatile”. “La scopa del sistema”, “Infinite Jest”, “Il re pallido”, “Considera l’aragosta”, “Di carne e di nulla”, “Il tennis come esperienza religiosa”, “Questa è l’acqua”, “Tennis, tv, trigonometria, tornado” sono le opere utilizzate per comporre questo volume. “Portatile” è una raccolta dedicata a chi si è fatto spaventare dalla mole e dalla fama di Wallace come autore “difficile” e un’antologia perfetta per chi lo ha già scoperto e amato. Una galleria di personaggi, riflessioni, paesaggi per conoscere un autore decisivo per la letteratura contemporanea.