Una cosa piccola che sta per esplodere di Paolo Cognetti edito da Minimum Fax

Una cosa piccola che sta per esplodere

Editore:

Minimum Fax

Collana:
Nichel
Data di Pubblicazione:
12 novembre 2007
EAN:

9788875211370

ISBN:

887521137X

Pagine:
158
Formato:
brossura
Argomento:
Racconti
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Una cosa piccola che sta per esplodere

Cinque racconti ambientati negli anni più teneri, più violenti, più tormentati della nostra vita. Ereditiere perverse e affascinanti rinchiuse in una clinica per anoressiche, figli scaraventati dai genitori nel naufragio del loro matrimonio e di un'epoca, orfane di giocatori d'azzardo che trovano salvezza nell'immaginazione. Il filo rosso che lega queste storie è il momento, vivo e straziante, in cui prendiamo coscienza della nostra identità, scopriamo il sesso, l'amicizia, la crudeltà del mondo, attraversiamo la linea d'ombra con un atto di rivolta. Dopo "Manuale per ragazze di successo", con questa nuova raccolta Paolo Cognetti torna a fotografare la quotidianità nascosta. La scrittura intensa e precisa, e un sapiente senso dell'intreccio, trovano nell'adolescenza il luogo magico in cui i personaggi, raccontando la propria vita, mettono a nudo la nostra.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 4 recensioni

Una cosa piccola che sta per esplodereDi M. Caterina-28 aprile 2012

Un libro, anzi una raccolta di racconti il cui filo conduttore è l'adolescenza. Finalmente un libro dove l'adolescenza non è vista solo come un periodo tormentato legato all'età, ma piu che altro a un movimento interiore, quasi una rivoluzione che inizia nel nostro essere e che ci può segnare nell'animo e durante la quale maturiamo quasi senza accorgercene.

Una cosa piccola che sta per esplodereDi L. Michele-31 luglio 2011

Non mi ricordo per quale motivo ebbi l'occasione di leggere questo giovane scrittore italiano. Certo sono racconti, un genere che a volte mi lascia perplesso. Ma sono scritti bene, anche con cattiveria a volte. In generale, tutti incentrati in qualche modo nel rapporto figli-genitori (e non a caso ai suoi genitori è la dedica finale? ), inconsapevolmente inseriti forse in un filone una volta minimalista, di quello che poi lascia qualcosa nell'aria e sembra non avere un inizio ed una fine. Ma ben lo spiega nel racconto da cui la frase del titolo (frase dedicata ad una bimba che seguiamo crescere e che si chiama Mina) che non è detto che un racconto debba avere una fine. Mina ne scrive a frotte sulla figura del padre scomparso con una fantasia bella (racconti nei racconti) e che rimagono anche loro sospesi.

Niente maleDi a. vania-21 dicembre 2010

Un piccolo libro con dei racconti molto ben curati che non sempre raggiungono lo scopo di emozionare il lettoer ma che comunque vale la pena leggere. I racconti sembrano dell esceneggiature di altrettanti cortometraggi.

una bella sorpresaDi P. Lorenzo-26 ottobre 2010

Dei racconti che avrebbero potuto essere altrettanti romanzi, un feroce quento veritiero ritratto di come siamo diventati e di dove rischiamo di andare.