La concessione del telefono di Andrea Camilleri edito da Sellerio Editore Palermo
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La concessione del telefono

Collana:
La memoria
Data di Pubblicazione:
12 marzo 2020
EAN:

9788838940606

ISBN:

8838940606

Pagine:
309
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione La concessione del telefono

Andrea Camilleri trova un’altra storia e un altro mondo da raccontare ai lettori in La concessione del telefono. Vigata è sempre lo sfondo delle sue storie, proprio come il grande scrittore fa con l’amato Commissario Montalbano. Stavolta però il paesino siciliano lo troviamo a fine Ottocento, con una nobiltà forte e maestosa e una differenza di classi sociali evidentissima. Il telefono è arrivato finalmente nell’isola e per avere l’allacciamento della linea è necessario pagare una tassa molto onerosa. Filippo Genuardi, commerciante di legumi, vuole ottenere quella concessione a tutti i costi, ma la missione non sarà per nulla facile perché i pali che dovrebbero interessare il collegamento telefonico riguardano diversi proprietari e alcuni di loro hanno strane conoscenze molto poco perbene. Come farà Genuardi ad ottenere quello che vuole senza finire morto ammazzato? Andrea Camilleri lo racconta con la consueta arguzia ed ironia e con quella sua sicilianità che non stanca mai. Il mafioso locale può offrire a Genuardi una sorta di protezione, ma che cosa dovrà fare lui in cambio? La concessione del telefono è un romanzo di cose non dette, di profili ben disegnati, ma che rimangono nell’ombra.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 11 recensioni

La concessione del telefonoDi b. stella-26 aprile 2012

Un libro bellissimo, in forma epistolare, in cui Andrea Camilleri racconta la complicata vicenda della concessione del telefono. In una Vigata dell'ottocento l'autore riesce a mescolare personaggi realmente vissuti con altri di fantasia, in un contesto storico solo in parte inventato, Un libro che lascia sul viso il sorriso.

La concessione del telefonoDi L. Giuseppe-26 settembre 2011

Ultimamente mi sta capitando di rivalutare il Camilleri non montalbaniano, quello dei romanzi storici, per intenderci. Fra questi ce n'è uno un po' particolare, realizzato parte in forma epistolare, parte come dialoghi e che ha conosciuto il suo maggior successo nella versione teatrale. Per appassionare il lettore o lo spettatore ci sono tutti gli elementi giusti, amalgamati con la consueta abilità da Camilleri, sì che ne esce un'opera dal difficile, ma esemplare equilibrio e che per certi versi può ricordare la famosa pochade francese. Le coincidenze impossibili, o quasi, l'assurdità della burocrazia sabauda, un gioco a guardie e ladri, condito con un pizzico di tradimento coniugale e ne esce un libro godibilissimo, che di certo non potrà che appagare sia chi è alla ricerca di righe d'evasione, sia chi ama scoprire, sotto gli aspetti esilaranti, una critica dura, spietata di una società su cui incombe greve la rigida morale e il formalismo estremo del casato piemontese. Non ho visto la commedia, ma sono dell'opinione che, per l'impostazione e la struttura del testo, sul palcoscenico la fertile creatività di Camilleri, particolarmente felice in questo libro, dove i colpi di scena e gli equivoci si rincorrono, sia uscita ancora più dirompente e che quindi la gradevolezza si sia ulteriormente incrementata. Da una vicenda di corna, che prende avvio con la richiesta di una concessione telefonica, si srotolano una serie di fatti concatenati in un crescendo quasi rossiniano. Si ride, certamente, ma piuttosto amaro e senza dir oltre aggiungo solo che la visione critica dell'autore è tale che, se pur la vicenda è ambientata alla fine del XIX secolo, certi risvolti, taluni atteggiamenti, le conclusioni presentato una straordinaria attualità, nella scia di una storia che per l'Italia sembra sempre la stessa.

La concessione del telefonoDi m. michele-20 settembre 2011

Uno dei più bei libri di Camilleri, le opere di Camilleri ambientate nella Vigata di fine '800 hanno davvero una marcia in più rispetto agli altri romanzi, lo stile epistolare e' geniale e si adatta perfettamente alla storia, l'intreccio e' divertente e avvincente, come bellissimi e molto azzeccati sono i personaggi di questo straordinario romanzo.

Ottimo libroDi c. vittorio-4 settembre 2011

Eccessivo il paragone con Il Gattopardo, comunque un bel ritratto di storia contemporanea. Con la solita ironia di Camilleri, un libro che porta agli estremi tutti gli stereotipi siciliani ed italiani di un'epoca. Non riceve il massimo della valutazione perchè la lettura è meno scorrevole degli altri scritti dell'autore.

La concessione del telefonoDi l. vito-27 luglio 2011

Andrea Camilleri è grandissimo e molto popolare quando scrive delle indagini del commissario Montalbano. Ma lo è ancora di più nei suoi romanzi storici. La concessione del telefono è uno dei suoi libri migliori, in cui scrive una cronaca di italianissima quotidianità ambientata nel 1800, con uno stile perfetto.

Quando una telefonata... Non allunga la vita!Di F. Pierandrea-3 maggio 2011

Vigata, fine '800. Pippo ha come amante la moglie del suocero... (giovane in quanto sposata in seconde nozze) . Per poter interagire comodamente con l'amata chiede la concessione del telefono (da cui il titolo) . Ma questa richiesta generera' tutta una serie di incredibili effetti collaterali: contatti con la mafia per smuovere la pratica, ferimenti, atti di violenza vari. Ma alla fine Pippo ottiene la tanto sospirata linea telefonica. Tuttavia il suo utilizzo durera' lo spazio di una, la prima e ultima, telefonata. Il suocero aveva scoperto tutto ed uccide Pippo. Poi si uccide egli stesso. Per coprire tutta la vicenda si cerca anche di far credere che Pippo e il suocero siano stati ammazzati da una bomba, ad opera di un improbabile dinamitardo. La verita' e il suo triste oscuramento.