Com'è bella la matematica. Lettere a una giovane amica di Ian Stewart edito da Bollati Boringhieri

Com'è bella la matematica. Lettere a una giovane amica

Traduttore:
Antonielli d'Oulx B.
Data di Pubblicazione:
21 settembre 2006
EAN:

9788833917146

ISBN:

8833917142

Pagine:
157
Formato:
brossura
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Descrizione Com'è bella la matematica. Lettere a una giovane amica

Che cos'è la matematica? A cosa serve? Come s'impara? Come va insegnata? È un'attività solitaria o di gruppo? Come ragiona una mente matematica? Quali sono le frontiere della ricerca? Per rispondere a queste domande lan Stewart concepisce delle lettere indirizzate a Meg, giovane matematica di cui segue il percorso di studio dalle scuole superiori fino all'affidamento di un incarico universitario. Il contenuto di queste lettere spazia dalle decisioni riguardanti la carriera fino all'attività dei matematici professionisti e alla natura della loro disciplina. "Il mio lettore di riferimento", dichiara Stewart, "è soprattutto il giovane matematico, o i suoi genitori, parenti e amici, ma il libro dovrebbe interessare tutti coloro che, indipendentemente dalla loro ambizione, desiderano sapere cosa significa diventare - ed essere un matematico".

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4 di 5 su 1 recensione

Com'è bella la matematicaDi a. emilio-12 luglio 2011

L'autore tenta di reinterpritare le linee guida che hanno fatto grande la matematica del 900. In effetti, questo breve libro vuole essere l'aggiornamento al ventunesimo secolo dell'ormai classico testo di Hardy, partendo dalla demisoginizzazione del testo - le lettere sono a una giovane fanciulla, seguita dalle scuole superiori alla sua prima cattedra accademica - e arrivando alle spiegazioni della vita attuale di un matematico di professione. Di per sé l'idea è ottima, e sicuramente alcuni capitoli permettono anche al profano di avere un'idea del perché un matematico si sente tale - ad esempio, la parte sulle dimostrazioni come la narrazione di una storia è davvero interessante. Inoltre non ci sono formule, e quindi non dovrebbe spaventare il lettore. Peccato - a parte per il prezzo - che il libro abbia svariati refusi, e soprattutto alcuni punti in cui "la matematica" descritta sia sbagliata: Fermat ha dimostrato il suo teorema nel caso n4, e l'enunciato del teorema di Bernstein è errato. Vero che il profano non si preoccuperà più di tanto della cosa, ma un ulteriore controllo sarebbe stato utile.