Trama La chiave di Sarah
È una notte d'estate come tante altre, a Parigi. La piccola Sarah è a casa con la sua famiglia, quando viene svegliata dall'irruzione della polizia francese e prelevata insieme ai genitori. Ha solo dieci anni, non capisce cosa sta succedendo, ma è atterrita e, prima di essere portata via, nasconde il fratello più piccolo in un armadio a muro che chiude a chiave. È il 16 luglio del 1942. Sarah, insieme a migliaia di altri ebrei, viene rinchiusa nel Vélodrome d'Hiver, in attesa di essere deportata nei campi di concentramento in Germania. Ma il suo unico pensiero è tornare a liberare il fratellino. Sessant'anni dopo, Julia, una giornalista americana che vive a Parigi, deve fare un'inchiesta su quei drammatici fatti. Mette mano agli archivi, interroga i testimoni, va alla ricerca dei sopravvissuti, e le indagini la portano molto più lontano del previsto. Il destino di Julia si incrocia fatalmente con quello della piccola Sarah, la cui vita è legata alla sua più di quanto lei possa immaginare. Che fine ha fatto quella bambina? Cosa è davvero successo in quei giorni? Quello che Julia scopre cambierà per sempre la sua esistenza.
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Recensioni degli utenti
Uno strano connubio-10 febbraio 2017
Il libro si salva per l'argomento trattato: in pochi sanno cosa accadde quel giorno di luglio al Vélodrome d'Hiver e gli orrori dell'Olocausto non mancano mai di coinvolgerci nel profondo. Peccato però che il tema sia trattato in maniera poco credibile e che alla fine serva a mettere su un polpettone sentimentale a dir poco da spiaggia. Un vero peccato, perché il materiale per farne un capolavoro ci sarebbe stato tutto.
La chiave di Sarah-5 febbraio 2017
Davvero un bel libro! È coinvolgente, scritto bene o per lo meno la traduzione è fatta bene. Tratta di una delle pagine più tristi della nostra storia, il rastrellamento del Vel d'Hiv. Vale la pena leggerlo perché tratta l'argomento Olocausto in maniera delicata.
commovente-17 ottobre 2010
E' veramente commovente questa storia di Sarah che per cercare di salvare il fratellino dalla deportazione lo rinchiude in un armadio a muro. E' un libro che ci aiuta a riflettere su quello che la mente umana è riuscita a concepire