Il cervello di Kennedy di Henning Mankell edito da Mondadori

Il cervello di Kennedy

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Fagnoni B.
Data di Pubblicazione:
19 maggio 2009
EAN:

9788804581420

ISBN:

8804581425

Pagine:
330
Formato:
brossura
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Trama Il cervello di Kennedy

Da diversi giorni Henrik Cantor non risponde al telefono. Quando sua madre Louise giunge finalmente al suo appartamento, dopo un viaggio dalla Grecia segnato da una sottile angoscia, trova il cadavere del ragazzo riverso sul letto. Tutte le tracce, a cominciare dai sedativi trovati nel sangue di Henrik, fanno pensare a un suicidio, ed è con questa conclusione che la polizia archivia il caso. Louise, tuttavia, rifiuta di credere che suo figlio si sia tolto la vita: nonostante le ricerche archeologiche di cui si occupa l'abbiano tenuta a lungo lontana dalla Svezia, è convinta che Henrik non avrebbe mai commesso un gesto del genere. Insieme all'ex marito Aron, che aveva abbandonato la famiglia poco dopo la nascita del bambino, comincia così un'indagine sulla vita di Henrik, della quale entrambi capiscono presto non sapere realmente nulla: tra le carte del ragazzo ritrova un minuzioso dossier sulla presunta sparizione del cervello del presidente Kennedy dopo l'attentato di Dallas, testimonianze di innumerevoli viaggi all'estero e un'enigmatica lettera da parte di una fidanzata di cui nessuno dei due conosceva l'esistenza. Louise e Aron si lanceranno così sulle tracce lasciate dal figlio fino all'Africa, scoprendone i legami con il mondo corrotto e spietato creatosi intorno alla tragedia dell'AIDS: affaristi senza scrupoli che commerciano in sangue infetto, ricercatori che compiono esperimenti illegali per trovare un vaccino, contrabbandieri di farmaci retrovirali.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 3 recensioni

Il cervello di KennedyDi C. Lia-30 luglio 2011

Appartiene al filone che mi piace di meno, la trama gialla si assottiglia e diventa un po' prolissa. Si sente tuttavia la partecipazione dell'autore, perché si parla di AIDS e molta parte della vicenda è ambientata nella sua Maputo. Ma il tutto, alla fine, non è che convince molto. Tra l'altro (forse volutamente) ti mette un'angoscia addosso, quando la madre archeologa, ad inizio libro (non rivelo nulla) va dal figlio e lo trova morto: omicidio o suicidio? In ogni caso una bella angoscia. Così come poi si continua con l'ineffabile Louise che si aggira per il mondo e (più o meno) sembrano morire tutte le persone buone che incontra. Comunque parte come un giallo e poi, Louise cerca di scoprire chi è il figlio realmente (e scopre che aveva soldi da vendere e case in affitto in mezzo mondo). Non si capisce mai bene cosa c'entri il cervello di Kennedy, se non che pare sia scomparso.

TRA INTRIGHI E INDAGINIDi b. grazia-12 luglio 2011

Mankell è sicuramente uno dei migliori scrittori di gialli e ho apprezzato anche questo libro come tutti quelli che narrano le indagini del commissario Wallander. Qui la protagonista è un'archeologa abituata ad altri tipi di ricerche ed indagini ma la voglia di scoprirne di più sulla misteriosa scomparsa del suo unico figlio la trasforma in una abile investigatrice. La complessità dei rapporti umani e le difficoltà riscontrate nei diversi paesi che visita contribuiscono a rafforzare il personaggio e a creare suspence e mistero.

Bravo MankellDi z. fabio-12 febbraio 2011

Nonostante si senta l'assenza di Wallander questo libro di Mankell è veramente bello. Sin dalle prime pagine l'atmosfera è tesa a capire di cosa è morto il ragazzo che non rispondeva più al telefono ai suoi genitori. Sarà suicidio? Leggere Mankell è sempre molto piacevole e lo consiglio.