La canzone di Shannara

Devo dare 4 stelline e non 5 perché La Canzone di Shannara non è riuscita ad entusiasmarmi così tanto da tenermi incollata alle pagine. Rispetto ai predecessori, caratterizzati da un climax ascendente, in questo capitolo ricorrono diversi cliché e tematiche già viste. Insomma nulla di nuovo sul versante personaggi, ad eccezione di Cogline. Ho apprezzato il discorso enigmatico tra Allanon e Brin, che funge da filo diretto con la successiva quadrilogia. Lo consiglio comunque essendo una lettura piacevole!

Il 3 capitolo del Ciclo di Shannara non è quello che ci si aspetta. Il libro non emoziona come i primi due. Anch'esso una storia a sé ma sicuramente meno appassionante. Il ciclo non si conclude con quel qualcosa che ti lascia deluso di aver finito un ciclo. Un libro da leggere perchè se hai letto i primi non puoi non leggerlo.

Così si chiude la prima trilogia di Shannara. Bello anche questo, un po' troppo prolisso in certi punti, ma Brooks descrive i luoghi davvero bene. Come si può intuire dal titolo della recensione questo è un libro sopratutto di grandi cambiamenti, che non fanno che accrescere la curiosità del lettore di sapere su cosa si baseranno le prossime saghe. Questo, a differenza dei primi due, non si concentra solo su un nemico specifico, ma si concentra sopratutto sulla psicologia dei personaggi, davvero tutti resi bene. Migliore del primo ma peggiore del secondo.

L’andamento crescente degli altri due capitoli della prima trilogia di Shannara mi aveva fatto sperare in un finale in gloria per questo terzo ed ultimo capitolo, ma mi sono dovuta immediatamente ricredere… Fosse stato per me, in questa trilogia (trilogia comunque che mi sento di consigliare solamente ai “novelli amanti del fantasy”) non avrei messo questo terzo capitolo che reputo insignificante. Non basta la familiarità dei luoghi e dei personaggi per affezionarti a questo terzo capitolo: la narrazione è spenta, stanca, non mezza pagina che ti faccia spalancare gli occhi e leggere d’un fiato per scoprire “cosa accade dopo”, nulla di tutto questo, solo noia e idee trite e prive di guizzo, quasi al limite dell’imbarazzante. Voto 2.