La bella estate di Cesare Pavese edito da Sabatelli

La bella estate

Editore:

Sabatelli

Data di Pubblicazione:
10 marzo 2022
EAN:

9788899012854

ISBN:

8899012857

Pagine:
416
Formato:
brossura
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Trama La bella estate

La bella estate è il romanzo della ricerca; la ricerca spasmodica di un'identità attraverso la maturità, fisica e interiore. Ginia, la protagonista assieme a Momina di questo lungo racconto, vive a cavallo tra un'adolescenza ingenua e un'età matura che fatica ad affacciarsi a causa del timore di Ginia nel varcare quel confine tra il suo mondo giovanile ed immediato e l'universo adulto tanto vagheggiato ma percepito come lontano, fosco, forse pericoloso sicuramente proibito. Serve un rito, un momento iniziatico in cui si passa da una condizione esistenziale ad un'altra e si inaugura quindi una nuova fase del proprio percorso esistenziale. Ricordiamo che Cesare Pavese con "La bella estate" ha vinto il Premio Strega nel 1950.

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4 di 5 su 7 recensioni

Romanzo sulla giovinezzaDi L. Michela-27 marzo 2012

Questa storia mi è piaciuta parecchio, sebbene in alcuni tratti mi perdessi per la scrittura "insolita" per me, visto che non sono abituata a leggere i classici. Non è un libro che definirei "bello", è un libro concepito per disturbare, per mettere il lettore di fronte a una serie di situazioni sgradevoli e drammatiche presentate però quasi con distacco, come se non ci fosse motivo di stupirsi, come se fosse necessario limitarsi ad accettare la realtà delle cose. Un libro tosto, molto duro, in cui si sente forte e chiaro lo sguardo, il tono di voce di Pavese.

Da leggereDi C. Rosa-15 marzo 2012

Un libro molto intenso e ricco di spunti che invitano il lettore alla riflessione. Tra le pagine troviamo un insieme di emozioni, sentimenti, desideri e aspirazioni che spingono ad adorare la vita e a viverla in pieno con tutte le sue sfumature. Protagonista del primo racconto è una giovane sarta di sedici anni desiderosa di crescere e di scoprire ciò che la vita le riserva. Un giorno Ginia conosce Amelia, la quale la introduce nel mondo dell'arte e degli artisti, ma gli ostacoli non mancheranno. Un libro tutto da leggere... Lo consiglio!

La bella estateDi L. Maria-26 luglio 2011

In puro stile Pavese, piccolo ma immenso nella sua filosofia del dolore. Un libro fatto della stessa materia del dolore; quello che si prova scoprendo le regole del vivere. L'estate è quella dell'innocenza, del fuoco che brucia pulito corpo e desiderio, e che poi si scopre sporco e contaminato. L'amore è per Pavese ciò che conduce lontano dalla Bellezza; il tarlo amaro che si insinua nella carne. Pavese è così: tutto sangue e materia viva. E il mondo è il gigante freddo che riduce il cuore in pezzi sparsi di ghiaccio.

La bella estateDi f. Pierluigi-4 aprile 2011

Adoro Pavese. Per me, e scusate l'esagerazione, si merita il nobel per la letteratura! Questo specifico romanzo può essere considerato punto di virata nello stile e nella personale filosofia di Pavese: cambiamento evidente nei sueccessivi romanzi della trilogia della bella estate. Stupendo testo, breve, perfetto stilisticamente. Da leggere, può essere un primo passo per conoscere uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi! Leggete i saggi, aiutano a capire la mitologia personale di Pavese che era grande studioso di mitologia!

La bella estateDi C. Lisa-11 febbraio 2011

Cupa e morbosa narrazione dell'estate e dell'inverno seguente di una sartina alla ricerca di emozioni forti e di amore. Il punto di vista femminile della storia e le continue riflessioni della protagonista rendono il racconto lento e non fluido. Pavese ha fatto di meglio.

Tra donne soleDi L. Guido-5 dicembre 2010

La bella estate raccoglie tre romanzi brevi: La bella estate, il diavolo sulle colline e tra donne sole. Io ho letto solo il terzo. Pesante come la trippa con le cotiche ma molto profondo. Alla fine rimane l'amaro in bocca, la debolezza di una classe, quella borghese, che niente ha da dare e niente da imparare. Una classe che si trascina come un branco di morti viventi senza meta, tra feste, musica, sesso gratuito tra donne. Una classe in disfacimento che, ahimé, presagisce tragicamente la generazione dormiente in cui viviamo noi ora.