Avere o essere?

Uno dei più grandi psicanalisti del Novecento mette a disposizione la sua saggezza in un libro che ci insegna la differenza fra due stili di vita agli antipodi. Il testo fa riflettere sul senso della nostra esistenza e sul modo di condurla. Tutti dovrebbero leggerlo.

Molti anni fa gli avrei dato cinque stelle... Ho aspettato qualche giorno prima di scrivere qui un commento. Oggi il vecchio Erich lo vedrei bene a Porta a Porta o al grande fratello... Forse però non è colpa sua. Forse adesso AVERE o Essere si presta a essere VISTO, e non letto. Forse è un libro da cinque stelle ma siamo noi, ad essere diventati da 3. E forse non ho più 16 anni e non è più tempo di leggerlo di nascosto durante qualche lezione liceale.

Autore molto esigente con i suoi lettori. Un parto, la lettura di questo testo: un paio di mesi, e con necessaria discontinuità. Impossibile seguire il filo del discorso per più di una manciata di pagine alla volta. Si rischia l'intossicazione alimentare, il travaso di bile, di fronte a tanta chiarezza alternata a fantasia altrettanto sfrenata. Considerazioni illuminanti ed attuali si susseguono ad ingenuità altrettanto marcate. Critica e buonismo; analisi attente e sfilze di banalità. Ho trovato alcune considerazioni estremamente interessanti: tra queste cito l'immagine di Marx come umanista radicale (diversa da quella che perviene dopo lo stravolgimento effettuato dai teorici comunisti sovietici), la scissione del comportamento economico dai valori etici ed umani effettuata ad opera del capitalismo del diciottesimo secolo, l'analisi degli stimoli attivanti e passivanti, lo smascheramento (analisi della discrepanza tra comportamento e carattere) di Freud, la contrapposizione tra amore vero (universale) ed amore falso (mutuo egoismo), la visione del socialismo come movimento di massa religioso che punta alla liberazione dell'umanità dall'egoismo e dalla brama di possesso.

lezione sul come mettere insieme nelle stesse pagine Freud, Marx, Spinoza e Meister Eckhart, dicendo cose profondamente intelligenti e stimolanti. anche discutibili, ma quanto penetranti...

L'ho letto molti anni fa e devo dire che mi ha un po' deluso. Mi sembrava un riassunto di nozioni abbastanza convincenti ma molto semplicistiche. Va bene letto nell'adolescenza o nella giovinezza, poi si pretenderebbe qualcosa di più impegnativo (nella lettura intendo). Mi è sembrata una lettura cristiana o religioso-comunista di ideali e stili di vita che bisogerebbe adottare (non facili per la verità in questo periodo storico).

Secondo Fromm esistono due fondamentali modalita' di vivere, avere o essere appunto. La prevalenza della prima modalita' esistenziale ha determinato la situazione dell'uomo contemporaneo, ridotto a ingranaggio della macchina burocratica, manipolato nelle opinioni, nei gusti, nei sentimenti. Fromm spiega,al contrario, cosa significa vivere seguendo la seconda modalita' esistenziale, indicando la via per un nuovo umanesimo.