Arcobaleno
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica
- Traduttore:
- Gerevini A. G.
- Data di Pubblicazione:
- 23 giugno 2008
- EAN:
9788807818554
- ISBN:
8807818558
- Pagine:
- 135
- Formato:
- brossura
Trama Arcobaleno
Orfana del padre, Eiko vive con la madre e la nonna, proprietarie di un ristorante. Finito il liceo, la giovane decide di trasferirsi a Tokyo e trova un'occupazione in un ristorante indonesiano, l'Arcobaleno. Alla morte delle due donne, si ritrova completamente sola. Per vincere il dolore della perdita, Eiko si concentra completamente sul suo lavoro. Il signor Takada, proprietario dell'Arcobaleno, si dimostra molto solidale e comprensivo con lei e le propone di aiutare la moglie incinta nella conduzione domestica. Questo nuovo impegno, a contatto con un ambiente in apparenza tranquillo, consente a Eiko di riprendersi. Ma presto si accorge di quanto siano orribili i rapporti tra il marito e la moglie, fatti di bugie e tradimenti.
Recensioni degli utenti
Arcobaleno-10 luglio 2011
Arcobaleno è il nome del ristorante indonesiano dove trova lavoro la protagonista di questo nuovo capolavoro di Yashimoto. E' lì che comincia la nuova vita dopo la morte dei suoi cari. Un racconto molto struggente che mette in evidenza vari temi cari alla scrittrice "la difficoltà di coltivare un amore sui ruderi del dolore o del tradimento, la forza di costruire una nuova identità senza abbandonarsi alla precarietà degli incontri, la possibilità di custodire il ricordo dei morti senza farsi sommergere dalla loro assenza, la capacità di attingere dalla natura l'energia per ritrovare se stessi. "
Uno stile soave-21 febbraio 2011
Ovviamente la scrittrice è unica nel suo genere. Scrive con chiarezza e leggerezza, conferendo a ogni parola e a ogni frase un tono soave. La ricerca dei termini è essenziale per comprendere i valori e i principi chiave del racconto: la famiglia e la vita.
E dov'è l'Arcobaleno?-17 dicembre 2010
Domande che assillano: Dolce? Sì. Delicata? Sì. Utilizza un linguaggio scorrevole? Sì. Si fa leggere, dunque? Sì. E i temi che tratta sono impegnati e le sue riflessioni sono utili? Sì, certo. Ci sono tanti "Sì" che dovrebbero convincermi. Ma non mi convince. Per nulla. C'è un panorama cupo, coerente con le importanti ed interessanti tematiche affrontate, e che è proprio la malinconia amorevole che approvo, ma è tutta intrisa di un "trito" e di un "tritismo" che non mi emoziona. C'è un Vuoto in questa scrittrice. In questa Yoshimoto che si fa dimenticare facilmente. E che provoca in me, come lerrice solitamente entusiasta, un vuoto. Che è pari al suo. Banale.
Arcobaleno spento-17 dicembre 2010
Dolce? Sì. Delicata? Sì. Utilizza un linguaggio scorrevole? Sì. Si fa leggere, dunque? Sì. E i temi che tratta sono impegnati e le sue riflessioni sono utili? Sì, certo. Ci sono tanti "Sì" che dovrebbero convincermi. Ma non mi convince. Per nulla. C'è un panorama cupo, coerente con le importanti ed interessanti tematiche affrontate, e che è proprio la malinconia amorevole che approvo, ma è tutta intrisa di un "trito" e di un "tritismo" che non mi emoziona. C'è un Vuoto in questa scrittrice. Questa Yoshimoto che si fa dimenticare facilmente. La delusione da lettrice entusiasta è enorme. E' un vuoto pari al suo.
yoshimoto puro-27 settembre 2010
non è il primo libro che ho letto della yoshimoto, ma è quello che mi ha fatto innamorare di lei. la vena di tristezza è sempre presente, ma è questo che lo rende così bello.