L' amante dell'imperatore. Amori, intrighi e segreti della contessa di Castiglione

Grazie alla competenza, alla minuziosità e alle sue doti narrative, Arrigo Petacco ha saputo scrivere un libro che davvero meriterebbe il massimo dei voti. Qui non manca nulla, non viene trascurato alcun particolare: ma che razza di donna è questa Castiglione? Non sono riuscita a entrare in sintonia con lei, non ne ho capito le motivazioni profonde. E tutto ciò non è certo colpa dell'autore, che anzi a mio parere si è sobbarcato una fatica non indifferente, volendo descrivere vita, vicende e morte di un personaggio tanto intricato. Egocentrica e istrionica, la Castiglione non si è fatta amare forse solo da me, una lettrice come ce ne sono tanti? Beh, poteva ad esempio scrivere un testamento migliore! Petacco, invece, il suo libro lo ha scritto con maestria: vale la pena di leggerlo.

Arrigo Petacco scrive con l'abilità del giornalista di talento, quale è, l'avvincente biografia che diviene a tratti uno spy-thriller. La storia della contessa di Castiglione, Virginia Oldoini, cugina del conte Camillo Benso di Cavour che con la sua bellezza (tale per i canoni ottocenteschi) incantò l'Europa intera, che mise il suo corpo a disposizione della Patria, corteggiando e facendosi corteggiare da Napoleone III, pur di assecondare i progetti del suo cugino statista e far trafilare informazioni di importanza rilevante per la politica interna ed esterna. La storia del primo agente segreto con la gonna. Ben scritto, buono il ritmo, ma troppo gossip per i miei gusti.

Bellissima, superba, imponente, talmente imbevuta di se stessa da considerare il resto del mondo come una nullità. Questo e molto altro fu Virginia Oldoini maritata Castiglione, i cui amanti ed ammiratori non si contavano, con un marito completamente rimbambito dalla sua bellezza. Una bellezza da sfruttare e mettere a disposizione dello stato (e della sua vanagloria) trasferendosi a Parigi e seducendo Napoleone III, trascurando affetti e considerando sempre e solo se stessa. Come poi fu il resto della sua vita, con un ritiro volontario dalle scene e l'abolizione di qualsiasi specchio in casa. Per conservare la memoria eterna della bellissima e affascinante donna che fu.