Le ali sotto ai piedi di Cesare Cremonini edito da Rizzoli

Le ali sotto ai piedi

Editore:

Rizzoli

Collana:
24/7
Data di Pubblicazione:
6 maggio 2009
EAN:

9788817032285

ISBN:

881703228X

Pagine:
253
Formato:
brossura
Argomenti:
Autobiografie: artisti e personalità dello spettacolo, Rock e pop
Acquistabile con o la

Descrizione Le ali sotto ai piedi

Alzi la mano chi, da adolescente, non è mai stato costretto da un amico con la passione della musica ad ascoltare centinaia di volte un suo pezzo inedito o ad assistere a ogni sua esibizione pubblica: alla fine non c'era passaggio di accordi che non conosceste a memoria, imprevisto che non foste in grado di prevedere. E voi sempre lì, sotto il palco. Con uno sguardo complice rivolto all'insù e la convinzione che se lui ce l'avesse fatta, per un indefinibile riflesso, parte di quella vittoria sarebbe stata anche vostra. Cesare Cremonini, bolognese fino al midollo, è sempre stato "quello sul palco" sin da quando, undici anni e tanta voglia di libertà, era costretto a esibirsi al pianoforte di casa davanti agli amici dei genitori. In questo libro sincero, ironico e commovente, ci racconta il suo percorso, che ha il sapore di una piccola fiaba moderna, con tutte le sue magie. La scoperta della musica grazie a due miti baffuti - suor Ignazia e Freddie Mercury -, la nascita quasi miracolosa delle canzoni, la lotta per realizzare i propri sogni quando tutti spingono perché il ragazzo metta la testa a posto. E poi i momenti difficili, i guai, le sofferenze. Fino all'incontro importante, quello che darà una svolta alla storia. E il ragazzo bolognese, incredulo ma più determinato che mai, a soli diciannove anni, si ritroverà a volare in vetta alle classifiche, con ai piedi le stesse ali che, in sella a una Vespa, lo continuano a portare sui colli della sua città.

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5 di 5 su 3 recensioni

Piacevolissimo: )Di A. Giuseppe-20 marzo 2012

Cremonini ci mette l'anima e si vede, anche nella scrittura... In questo racconto personale, bizzarro, ironico, carino e entusiasmante, delle sue prime note davanti un pubblico di amici coinvolge e diverte il lettore e lo appassiona... Lo avvicina quasi alla musica. Semplice si rivela molto piacevole.

Il romanzo di formazione di un giovane sognatoreDi B. Alberta-14 maggio 2009

Personalmente penso che "romanzo di formazione" sia una definizione più azzeccata - rispetto ad "autobiografia" - per questo godibilissimo libro d'esordio del cantautore bolognese Cesare Cremonini. Un romanzo di formazione ove è l'anima sognatrice ed entusiasta del giovane autore a farla costantemente da padrona, con quel suo riflettersi e rifrangersi in tutti gli eventi - che vanno dal banale all'impensabile e bizzarro, dall'angoscioso all'entusiasmante - occorsigli nei suoi primi 19 anni di vita. Lo stile di scrittura è fluido, personale, accattivante ma sempre assai diretto e sincero, pur rinvenendosi un gusto ed una ricercatezza delle immagini non sempre facili a trovarsi in uno scrittore non professionista. Leggendolo mi sono sentita in costante e totale empatia con il giovane autore, che - come direbbero gli anglosassoni usando una loro bellissima espressione mal traducibile in italiano - qui "is just pouring his soul out". Davvero carini poi - a me piacciono parecchio, da sempre: il mio amato giallista americano Ed McBain vi faceva spesso ricorso - gli "inserti-verità" che vanno da stralci di foglio di canzone appena composta, recanti la scritturina tondeggiante del Cesare diciottenne, al biglietto d'ingresso di uno dei primi concerti della sua band liceale, sino alla paginetta tratta da un certo qual anonimo libricino giallo rivelatosi, poi, di capitale importanza ...

Il romanzo di formazione di un giovane sognatoreDi B. Alberta-14 maggio 2009

Personalmente penso che "romanzo di formazione" sia una definizione più azzeccata - rispetto ad "autobiografia" - per questo godibilissimo libro d'esordio del cantautore bolognese Cesare Cremonini. Un romanzo di formazione ove è l'anima sognatrice ed entusiasta del giovane autore a farla costantemente da padrona, con quel suo riflettersi e rifrangersi in tutti gli eventi - che vanno dal banale all'impensabile e bizzarro, dall'angoscioso all'entusiasmante - occorsigli nei suoi primi 19 anni di vita. Lo stile di scrittura è fluido, personale, accattivante ma sempre assai diretto e sincero, pur rinvenendosi un gusto ed una ricercatezza delle immagini non sempre facili a trovarsi in uno scrittore non professionista. Leggendolo mi sono sentita in costante e totale empatia con il giovane autore, che - come direbbero gli anglosassoni usando una loro bellissima espressione mal traducibile in italiano - qui "is just pouring his soul out". Davvero carini poi - a me piacciono parecchio, da sempre: il mio amato giallista americano Ed McBain vi faceva spesso ricorso - gli "inserti-verità" che vanno da stralci di foglio di canzone appena composta, recanti la scritturina tondeggiante del Cesare diciottenne, al biglietto d'ingresso di uno dei primi concerti della sua band liceale, sino alla paginetta tratta da un certo qual anonimo libricino giallo rivelatosi, poi, di capitale importanza ...