L' acqua più dolce del mondo di Jamil Ahmad edito da Bollati Boringhieri

L' acqua più dolce del mondo

Collana:
Varianti
Traduttore:
Martelli A.
Data di Pubblicazione:
11 ottobre 2012
EAN:

9788833923406

ISBN:

8833923401

Pagine:
164
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama L' acqua più dolce del mondo

Era il 1893, quando Sir Henry Mortimer Durand tracciò con un bastone una riga sulla sabbia del deserto per segnare il confine tra l'Afghanistan e l'allora India nordoccidentale, ora diventata Pakistan: uno dei tanti lungimiranti interventi britannici forieri di ogni genere di disastro. E disastri verranno in quel territorio. Oltre a quelli noti, come l'invasione sovietica e l'attacco americano, ci sono quelli che Ahmad racconta qui, in forma di romanzo. La narrazione comincia negli anni Cinquanta, e finisce una ventina d'anni dopo. A condurre il lettore attraverso le incredibili vicissitudini delle tribù locali, per lo più nomadi, costrette dalle guerre e dall'avanzare della modernità a perire per mancanza di cibo e acqua, a raccontarci le loro storie, le loro affascinanti leggende e l'imperscrutabile saggezza di cui sono portatrici, è un bambino, Tor Baz, "il falco nero". Tor Baz nasce sotto il più infausto degli auspici: figlio di una donna colpevole di adulterio, viene alla luce in un avamposto militare nel deserto dove la madre ha trovato rifugio insieme al padre. Quando il piccolo ha sei anni, arriva un drappello di guerrieri guidato dal nonno materno, deciso a vendicare l'onore offeso uccidendo la figlia e il suo amante. Non ha però il coraggio di uccidere anche il piccolo, che vagherà fino all'età adulta da una tribù all'altra, da una figura paterna all'altra, conducendo anche il lettore nei recessi più oscuri del territorio e in quelli più misteriosi delle anime che lo popolano. L'acqua più dolce del mondo, di Jamil Ahmad, è un inno allo stile di vita , ormai in via di estinzione, di quelle popolazioni nomadi che abitano nei territori tra Iran, Afghanistan e Pakistan. Uomini e donne che vivono secondo tradizioni che sono state tramandate nei secoli fino ad oggi e che ci vengono sveltate da Tor Baz, il Falco Nero, un bambino nomade che vive tra le tribù locali. Riuscito a sopravvivere sia alla morte della madre, uccisa in quanto colpevole di adulterio, sia a quella del padre, reo di essere fuggito con una donna sposata, il piccolo Tor Baz inizia la sua vita da vagabondo, passando da una tribù all'altra fino a quando non diventerà adulto. In questo continuo peregrinare nei recessi più profondi del territorio, conoscerà anche le persone che vi abitano e le loro usanze tribali, riuscendo a trovare, di volta in volta, qualcuno che possa in qualche modo rappresentare per lui una figura paterna. L'acqua più dolce del mondo è il ritratto indimenticabile di un luogo di compassione e crudeltà, di un mondo a noi lontano che Jamil Ahmad ha descritto in ogni fragile, incantevole e feroce dettaglio.

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