Pure tu vuoi fare lo chef?

Gli appassionati di Cucine da incubo o semplicemente di piatti gustosi da preparare e servire non possono perdersi il racconto di Antonino Cannavacciuolo in Sono nato cuoco. Conosciuto dai suoi fan televisivi come Tonino e chef pluristellato di Villa Crespi, l’imprenditore e uomo si racconta nei suoi vari ruoli. Dall’infanzia a Napoli sino al grande successo come cuoco e come conduttore televisivo del noto programma televisivo, lo chef si descrive in un percorso che è un’incredibile ascesa fatta di fatiche, amarezze e soddisfazioni. Dopo il successo del primo libro In cucina comando io Cannavacciuolo parte dal cuore, dalla nonna che si raccomandava che senza amore non si può cucinare neppure un uovo e dal padre chef che gli dava i consigli scoraggiandolo però nel seguire le sue orme in un mestiere per nulla facile. Ne emerge il ritratto di un grande cuoco, ma anche di un leader che ha conquistato la moglie con la cucina e con lei ha iniziato l’avventura di Villa Crespi. Oltre al racconto personale risulta però anche il racconto di un mondo che è quello nascosto e importantissimo di chi prepara e sta dietro ai fornelli tutto il giorno, ascoltando ed eseguendo alla perfezione l’ordine del capo. Tonino ama i suoi dipendenti, condivide gran parte della vita con il suo personale, magari arrabbiandosi, ma dietro si nascondono sempre legami più profondi, di amicizia e di affetto. In un periodo in cui fare il cuoco è diventato il sogno dei ragazzini quasi come quello di fare il calciatore e dove i programmi di cucina spopolano, Cannavacciuolo con Sono nato cuoco ci riporta alla realtà, alla vita al di fuori degli schermi, ai sapori e agli aromi.