Il piccolo libraio di Archangelsk di Georges Simenon edito da Adelphi

Il piccolo libraio di Archangelsk

Editore:

Adelphi

Edizione:
2
Traduttore:
Romano M.
Data di Pubblicazione:
7 marzo 2007
EAN:

9788845921360

ISBN:

8845921360

Pagine:
172
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con o la

Trama Il piccolo libraio di Archangelsk

Jonas non ce l'aveva con lei. Neanche adesso che se n'era andata. Sapeva che Gina non era cattiva. Anzi, era convinto che si sforzasse di essere una brava moglie. Gina era arrivata in casa sua come domestica; nella piccola libreria di libri d'occasione era entrata un giorno, ancheggiando e portandosi dietro un caldo odore di ascelle. Quando lui le aveva chiesto di sposarlo, sulle prime aveva rifiutato: "Ma lo sa che genere di ragazza sono io?" gli aveva chiesto. Sì, lo sapeva, come tutti in paese; ma voleva solo che lei fosse tranquilla. Ora lo aveva abbandonato, portandosi via l'unica cosa preziosa che lui possedesse, i suoi francobolli, e Jonas era stato colto da una vertigine. Per questo aveva cominciato a mentire. E per questo tutti, in paese, avevano cominciato a sospettare che fosse stato lui, il piccolo ebreo russo a cui nessuno era mai riuscito a dare del tu, a farla sparire.

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5 di 5 su 4 recensioni

Il piccolo libraio di ArchangelskDi M. Tonia-10 maggio 2011

A mio avviso è uno dei capolavori di Simenon. Un romanzo che attraverso le parole riesce a raggiungere le profondità del nostro animo e fa molto riflettere. Prosa semplice ed elegante con un finale drammatico e inatteso. Simenon è uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi.

Il piccolo libraio di ArchangelskDi S. Armando-11 novembre 2010

"Fu un errore mentire": l'incipit di questo ennesimo capolavoro simenoniano ci pone da subito nel mezzo dell'inquieta e dimessa vita del protagonista, Jonas Milk, per tutti "il signor Jonas", un piccolo ebreo russo gestore di una libreria dell'usato nella place du Vieux-Marche, dove "si muoveva con la discrezione di un invitato", mai integrato fino in fondo con gli altri abitanti. La bellissima e giovane moglie, pessima reputazione da infedele, e' scomparsa assieme ai suoi francobolli piu' preziosi, ma lui si sente in dovere di dire che e' andata a trovare un'amica, in modo da proteggerla... o di proteggere se stesso, la propria inadeguatezza? Cosa comporterebbe confessare un abbandono, di fronte a tutta la comunita'? Ma molti, in paese, iniziano a sospettare di questo piccolo uomo sempre a disagio, che si contraddice e che, forse, non ha resistito all'ennesimo tradimento... Per tutto il romanzo, siamo attanagliati dai dubbi e dalle riflessioni di Jonas, coviamo assieme al piccolo libraio il germe dell'insicurezza, dell'emarginazione, fino al vertiginoso finale, straordinario, cosi' simenoniano eppure anche inaspettato. Capolavoro.

Una storia tristeDi L. Antonino-10 agosto 2010

Quella di questo libro è una storia malinconica e triste, giungere a quel finale fa star male chiunque si sia affezionato almeno un poco al protagonista, riconoscendosi in parte in lui.

la semplicità di un genio della scritturaDi c. matteo-25 marzo 2009

E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio". Ma cosa c'entra Einstein con Simenon? Una massima del padre della relatività riassume e dà la cifra di questo ennesimo piccolo gioiello letterario simenoniano, al pari di numerose critiche che ogni volta che esce un libro del suddetto si "dannano" nel tentativo di sviscerare significati reconditi o analisi psicanalitiche da far coincidere o associare ad ogni sua opera. Storia semplice e lineare: un emigrato russo svolge la professione di libraio in un piccolo paese francese nel suo negozio-casa ripetendo ogni giorno poche e abitudinarie azioni (caffè al bar, pulizia della casa, catalogazione dei libri,osservazione e passione della sua raccolta di francobolli) fino a quando non irrompe nella sua vita Gina, bella e trasgressiva compaesana presa come governante. Jonas si innamorerà di Gina come un padre si innamora di una figlia, vuole darle un equilibrio, una sicurezza che fino a quel momento non hai mai posseduto. Una silente contrapposizione di due persone che non vogliono cambiare l'altro per non cambiare se stessi non farà che enucleare la crescente angoscia di Jonas nel non saper vivere pienamente la sua prima e unica relazione amorosa tanto da nascondere ai suoi vicini, con una bugia ingenua, la fuga della sua amata. Una bugia che instaurerà col passare dei giorni una plumbea atmosfera nel contesto della storia e che assumerà la pesantezza di un macigno nell'anima del povero libraio. Sospetti, diffidenze, malanimo assorbiranno le giornate di Jonas incapace di riconoscere e ammettere per tempo l'unica colpa che agli occhi dei suoi "amici" equivale a una sentenza di colpevolezza. Solo al secondo interrogatorio confesserà al commissario del paese la sua menzogna, impacciato e confuso in un inverosimile processo basato su sospetti e illazioni. Che fine ha fatto Gina? Perchè Jonas non racconta al commissario la confidenza di una portiera d'albergo che lo salverebbe da ogni possibile addebito? Le risposte nelle ultime straordinarie pagine di uno scrittore che non delude mai.