La notte di Valpurga

Anche in questo caso, ho letto il libro nella traduzione di Julius Evola: antiquata, affascinante, ma che mi impedisce di fornire un giudizio su altre traduzioni. Il contenuto del libro invece, a mio avviso, è alquanto fantasioso e talora anche vigoroso. Ciò nonostante, l'autore ha forse tirato per i capelli la vicenda, volendo datarla alla prima guerra mondiale e inscenando in una Praga pressoché moderna, un dramma che sa di millenarismo, rigurgiti di Medio Evo e isolamento da problemi (vista l'ambientazione storico-cronologica) impossibili ad essere ignorati. Un drammone, godibile, se si vuole, ma mi sembra doveroso raccomandarlo con prudenza, magari dopo aver letto altri titoli del Meyrink.

una storia incredibile che ha i tratti del sogno e dell'incubo. In una Praga magica un intrico di ricordi e fantasmi. Il crollo di un regime la nascita del sogno di un folle. Se provo farne il riassunto non ci riesco, è un racconto strano e affascinante. Io son stato a Praga e leggendo mi sembrava di tornarci e di respirarne nuovamente l'atmosfera suggestiva!