Mistero buffo di Dario Fo edito da Einaudi

Mistero buffo

Editore:

Einaudi

A cura di:
F. Rame
Data di Pubblicazione:
2003
EAN:

9788806165277

ISBN:

8806165275

Pagine:
410
Acquistabile con o la

Trama Mistero buffo

"Mistero buffo" è certamente il più noto, in Italia e all'estero, tra gli spettacoli di Dario Fo e anche quello che ha destato più polemiche. Prima del gesto, la parola: la forza di quest'opera, che segna un momento di profondo rinnovamento del teatro italiano, sta soprattutto nel linguaggio, qui reinventato attingendo ai dialetti padani (e non solo) dei secoli XIII-XV con effetti esilaranti. Il testo è proposto in una nuova edizione integrale, cioè proponendo anche i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni e degli oltre cinquemila allestimenti in Italia e all'estero, tra il 1969 e il 2003.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 11.50

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
5 di 5 su 1 recensione

Come portarsi a casa il teatro di Dario FoDi C. Maria Rosella-15 agosto 2010

Nessuna difficoltà nel leggere direttamente le parti in dialetto(lombardo-veneto-napoletano e mix di dialetti). In ogni caso, a fronte, vi è la versione in italiano che si può sbirciare se proprio si è in difficoltà. Dopo qualche pagina ci si abitua. Per me è un capolavoro, senza dubbio alcuno. Il libro riporta fedelmente lo spettacolo teatrale, con le modifiche apportate nel corso delle innumerevoli repliche, sia in Italia che all'estero. Per alcuni brani vi sono due versioni, una in un dialetto e l'altra in un altro. Il Maestro Fo, lui stesso giullare e affabulatore, inizia a spiegare e a introdurre, come sempre nei suoi spettacoli, coinvolgendo il lettore-spettatore, che viene rapito e portato all'interno delle storie che racconta. Come sempre, all'inizio di ogni brano vi è la contestualizzazione storica, la narrazione degli avvenimenti, la spiegazione, insomma. E l'introduzione è sempre di pari bellezza del brano a seguire. Si inizia con Rosa fresca aulentissima, di Ciullo (Cielo) d'Alcamo con la vera spiegazione del significato (e della collocazione storica) del primo esempio di letteratura italiana volgare, riportata da tutte le antologie (perlomeno del passato) e ovviamente mai spiegata ed approfondita in questo modo. Un paio di lezioni con Dario Fo dovrebbero essere obbligatorie in tutte le scuole, di ogni ordine e grado. Potrebbe parlare di letteratura, di storia delle lingue e dei dialetti, storia, religione, geografia, educazione artistica, teatro, mimica, anche educazione fisica e musicale e sessuale...i ragazzi aprirebbero gli occhi e la mente al desiderio di conoscenza che trasuda dalle sue parole. Tutto questo lo trovate nell'opera più famosa di Fo. Di seguito troviamo tutti gli altri brani. Interessanti il rito dei mammuthones e dei capri, la nascita del giullare e del villano Belli quelli a sfondo religioso (nozze di Cana, la resurrezione di Lazzaro). Straziante la figura di Maria alla Croce, introdotta dall'incontro con le tre Marie. Avendolo visto recitare assicuro che la parte sostenuta da Franca Rame è da brivido anche nella forma scritta. Esilarante e inquietante la storia di Bonifacio VIII. Il primo miracolo di Gesù Bambino è divertentissimo. Il classico, oramai, Zanni con la sua fame atavica, credo sia nella storia. Infine oltre allo Zanni altri esempi di gramelot. Certo, vederlo recitare dal vivo è un privilegio, mi rendo conto. Ma devo dire che anche leggerlo, conoscendolo, ha i suoi aspetti positivi. Personalmente sentivo, soprattutto in certi brani la voce narrante e recitante di Fo (o della Rame), per non dire dei canti gregoriani o il canto del cammello...Grande (Fo), bello (il libro).